L'analisi dei derivati finanziari nei mercati turistici

Il turismo può essere considerato come una tra le più importanti e dinamiche attività economiche delle moderne economie, ha un enorme impatto positivo sulla crescita economica e sull'occupazione, contribuisce allo sviluppo e all'integrazione economica e sociale, sia a livello internazionale che locale.

Nel 2010, secondo i dati diffusi dall'UNWTO, il turismo internazionale ha raggiunto i 935 milioni di arrivi, quasi il 7% in più rispetto al 2009 ed ha così più che compensato il calo del 4% registrato nel 2009 rispetto all'anno precedente. Il 2009 ha risentito degli effetti causati dalla crisi finanziaria globale e dalla recessione economica verificatasi nel settembre 2008.

Il recupero è avvenuto a diverse velocità ed è stato trainato principalmente dalle economie emergenti (+8%), a cui hanno seguito le economie avanzate (+5%). Il recupero del turismo internazionale è una buona notizia soprattutto per quei paesi in via di sviluppo che basano la propria economia quasi esclusivamente sul turismo per reperire nuove entrate e per incrementare l'occupazione. Questo aspetto rimarca ancor di più il potente ruolo svolto dal turismo nelle varie economie nazionali e l'importanza che gli si attribuisce per essere considerato un potente strumento per lo sviluppo locale. Il turismo è la quarta voce per importanza delle esportazioni mondiali, dopo i prodotti energetici, i prodotti chimici e le automobili (UNWTO, 2008). Secondo le stime della World Tourism and Travel Council (WTTC, 2009) contribuisce, direttamente e indirettamente, al 9,8% del PIL mondiale e dà lavoro a 238 milioni di persone, poco più dell'8% dell'intera occupazione mondiale.
In Italia, l'impatto economico del turismo, diretto e indiretto, ê pari a circa il 12% del Pil nazionale con un'occupazione, diretta e indotta, pari al 9,7% degli occupati totali.

Il turismo è da molti identificato come un fenomeno complesso, sfuggente, che mal si presta ad essere circoscritto e misurato. Il turismo ê essenzialmente un'attività composta da beni e servizi merceologicamente differenti (alloggio, trasporto, ristorazione, attività di intrattenimento, shopping, etc.), riferiti a diversi tipi di turismi (balneare, termale, montano, congressuale, etc.), che vengono assemblati per soddisfare la domanda dei turisti; per questo si parla di prodotto turistico eterogeneo, riferito ai diversi beni e servizi che lo compongono, e plurale, riferito ai diversi tipi di turismi in esso inclusi. Per poter dare comunque una tassonomia completa al prodotto turistico bisogna tener conto anche di altre condizioni:

- della destinazione, cioê del luogo in cui verrà ubicata l'attività turistica e in cui si svolgerà la vacanza;
- del periodo in cui si potrà fruire del prodotto turistico, che in genere è una data futura al momento in cui si decide;
- di tutti gli stati di natura, cioè delle possibili condizioni contingenti che si possono verificare e che possono modificare il prodotto turistico.

Non ha senso parlare di settore turistico, infatti è impossibile identificare in contabilità nazionale un'industria turistica come lo si può fare invece per altri settori. Inoltre non si può parlare di un unico mercato turistico perché il turismo è un'attività che ha relazione con tante imprese turistiche e non.
Si può affermare invece che il turismo è un sistema, cioè è un insieme di mercati; in questi mercati si incontrano i consumatori e i produttori dei prodotti turistici, ossia la domanda e l'offerta di turismo.
Cercando di definire la domanda turistica, essa racchiude la domanda complessiva di beni e servizi richiesti da coloro che svolgono un'attività turistica; dipende da molte variabili, ma principalmente dal prezzo medio della vacanza, considerato come variabile indipendente, la quantità domandata riveste invece il ruolo di variabile dipendente.