Ruolo dei polifenoli nell'assorbimento del Cesio-137 nelle piante

Attualmente la principale fonte di radiocontaminazione è costituita da esplosioni nucleari, residui delle industrie nucleari ed eventuali incidenti agli impianti, tali da fornire “fughe” di radioattività. Essendo un fenomeno atmosferico, la distribuzione della nube radioattiva nelle diverse zone adiacenti, è dettata dalle condizioni metereologiche, per cui sono fondamentali fattori come: presenza di correnti d’aria o umidità, che ne determinano rispettivamente il trasporto o la diffusione.

Le piante intercettano i radionuclidi aereodispersi, ma li assorbono anche dal terreno costituendo il primo anello di catene alimentari che possono portare a concentrazioni elevate di questi elementi nei tessuti animali.

Principi attivi - I polifenoli
La struttura dei polifenoli si basa su un’estesa coniugazione di doppi legami in strutture policicliche aromatiche in cui sono presenti numerosi gruppi fenolici, fino a tre per ogni ciclo. I composti fenolici sono ampiamente distribuiti nel regno vegetale. Il numero dei gruppi fenolici è importante, perché ognuno di essi conferisce maggiore reattività. Tuttavia i gruppi funzionali ossigenati sono anche la fonte di grave destabilizzazione per le molecole organiche e il loro accumulo porta alla distruzione della sostanza.

Per ragioni di stabilità, la maggioranza dei prodotti fenolici presenta strutture complesse policicliche, con molti gruppi ossidrilici, meritando la denominazione di polifenoli. Ai polifenoli appartengono in fatti diverse importanti classi di sostanze naturali, il cui scheletro policiclico viene attivato da numerosi gruppi funzionali ossigenati.

Bioattività
I composti fenolici naturali possiedono numerose proprietà, sia di carattere specifico (es. lassativa, disinfettane urinario, ecc.) da mettere in relazione con specifiche strutture, sia di tipo generale da attribuire alle caratteristiche proprie di questi composti. Un’altra importante bioattività è invece, di recente acquisizione e riguarda la scoperta di fattori endogeni di invecchiamento e degradazione cellulare, a cui viene generalmente attribuito il nome di radicali liberi.

I radicali liberi riguardano molecole di ossigeno che abbiano perso o acquistato un elettrone. Da quel momento il radicale libero cerca di trasferire la sua instabilità in una serie di atti reattivi a catena che danneggiano le molecole organiche presenti nella cellula, soprattutto i componenti insaturi delle delicate membrane cellulari.