Translation and analysis of an on-line American English medical text
Origine della scrittura scientifica in lingua inglese
Lo scritto scientifico in lingua inglese ha una tradizione molto antica. Possiamo definirlo come il risultato della rivoluzione scientifica occorsa in Inghilterra tra XVII e XVIII secolo. Per rivoluzione intendiamo l’insieme dei profondi cambiamenti che investirono la scienza sotto tutti i punti di vista, a partire dal cambiamento nell’approccio dello scienziato verso la natura e verso l’uomo.
Un importante passo in avanti fu fatto con il Discorso sul metodo di Cartesio (1613). È sin dalla sua apparizione che si sviluppa una concezione completamente nuova dell’uomo, del suo ruolo nell’universo, della scienza e del suo studio. Può essere considerato, infatti, come il primo passo verso la nascita del pensiero scientifico moderno. Si sancisce definitivamente il primato della ragione e ci si batte per la maturazione, negli scienziati, di uno spirito critico. Sono messe in discussione sia la Bibbia che la filosofia aristotelica.
Nel campo scientifico non c’è più posto per la superstizione, i pregiudizi teologici, e una filosofia le cui spiegazioni e teorie, sono pure elucubrazioni, prive di qualsiasi fondamento pratico. Nasce la filosofia sperimentale, una filosofia che nasce proprio dall’osservazione diretta della realtà, e quindi dall’esperienza pratica. Il metodo deduttivo è finalmente sostituito a quello induttivo. Si passa dal filosofo-pensatore medievale al filosofo-artigiano del XVII secolo, per poi arrivare finalmente, nei secoli successivi, allo scienziato. Questi ‘nuovi filosofi’ si propongono la creazione di una nuova scienza, fondata sull’osservazione della natura e priva di ogni sorta di implicazione metafisica.
Infatti nel XVII secolo l’invenzione del microscopio fu determinante, proprio perchè permetteva l’osservazione diretta della natura. La scienza è quindi definitivamente considerata come un qualcosa di indipendente dalla filosofia, come una disciplina autonoma, ed è proprio per questo che si trasforma in un ‘fatto sociale’, una scienza pubblica. Comincia ad esigere quindi nuove istituzioni scientifiche, quali accademie e laboratori, ma soprattutto contatti internazionali, per lo scambio di idee e informazioni e per la comunicazione dei risultati degli esperimenti.
Proprio per far fronte a quest’ultima necessità di contatto e confronto internazionale, nasce a Londra la Royal Society of London for the Promotion of Natural Knowledge. Questa società nacque grazie a un gruppo di sostenitori della nuova filosofia sperimentale, i quali avevano cominciato ad incontrarsi già dal 1645. La nascita ufficiale della società avvenne però nel 1662, con la concessione dello Statuto (Charter) da parte di Carlo II. I membri di tale società costituivano una vera e propria comunità, una comunità di pari, di colleghi, che avevano così numerose occasioni di confronto e discussione. Fu all’interno di questa società che nacque la prima rivista scientifica, il cui scopo era quello di portare le conoscenze acquisite oltre il ristretto numero degli studiosi membri, quindi favorire la diffusione e la conoscenza del lavoro svolto.
Nel 1665 sono pubblicati gli Atti della società, le Philosophical Transactions of the Royal Society of London. L’obiettivo del primo editore della rivista, Henry Oldemburg, era da una parte la diffusione del sapere scientifico, ma dall’altra anche l’incoraggiamento alla ricerca, alla sperimentazione e allo studio. Lo studio delle Philosophical Transactions ha permesso di avere un’idea completa di tutte le fasi che hanno portato alla nascita dello scritto scientifico in lingua inglese. Vi si nota come in effetti l’esperimento fosse solo uno dei tanti, e quindi non l’unico, mezzi per la trasmissione e lo scambio di informazioni. Infatti, oltre agli articoli sperimentali, era dato ampio spazio alle dissezioni anatomiche, ai resoconti di viaggi, all’osservazione. L’esperimento ha quindi assunto l’importanza che ancora oggi gli si attribuisce, solo successivamente, e, come conseguenza della scelta dell’articolo sperimentale come forma più adatta alla discussione scientifica.
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Informazioni tesi
Autore: | Rosaria Pappalardo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e letterature straniere |
Relatore: | Linda Barone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 73 |
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