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Formulazioni di colliri privi di principi attivi destinati alla terapia della sindrome dell'occhio secco

Terapia sostitutiva nella sindrome dell’occhio secco

Un farmaco che veramente permetta di curare l’ipolacrimia, che sia in grado quindi di stimolare le ghiandole lacrimali principali ed accessorie ad una secrezione quantitativamente e qualitativamente più corretta, allo stato attuale delle conoscenze non esiste. Ad oggi perciò, in caso di alterazione del film lacrimale, si pratica una terapia sostitutiva e/o correttiva, a base di colliri o gel, in grado di svolgere le funzioni delle lacrime naturali.
Nelle forme secondarie della sindrome ricreare il normale spessore lacrimale può essere sufficiente come terapia; nelle forme primarie, quelle in cui è presente una patologia autoimmune che altera il film lacrimale, lo scopo della terapia è quello di eliminare la causa principale del disturbo e quindi di utilizzare le lacrime artificiali in grado di stabilizzare il film lacrimale diminuendo così la sintomatologia per il paziente.
L’uso di un sostituto lacrimale deve ripristinare il comfort; normalmente il pH lacrimale è attorno a 7,2-7,4 quindi il paziente riferisce sensazione di benessere quando il collirio è alcalino. Normalmente le lacrime artificiali sono a pH tamponato.
La frequenza del numero di gocce nella giornata può cambiare a seconda del momento della patologia e del sostituto lacrimale utilizzato: le formulazioni liquide, con bassa viscosità, sono da preferire nelle ore diurne; i gel, grazie alla loro maggiore viscosità, sono da preferire la notte.
Nelle fasi acute, a volte, è necessaria l’instillazione di sostituti lacrimali ogni ora, mentre nei momenti migliori si può arrivare anche a 4 volte al giorno.
Molto importante per il paziente in terapia con sostituti lacrimali è imparare a conoscere quali sono, nella giornata, i momenti in cui la sintomatologia è più fastidiosa: nella forma primaria può essere la sera, mentre nelle forme da alterata composizione lacrimale può risultare il mattino. In questo modo il paziente dovrebbe riuscire ad evitare la sintomatologia lubrificando la superficie oculare e ricreando il corretto film lacrimale.

Possiamo distinguere le lacrime artificiali in base alla formulazione e alla loro azione:
- Azione diluente: una carenza assoluta o relativa della componente acquosa del liquido lacrimale porta ad un'eccessiva concentrazione delle componenti in soluzione. In questi casi i sostituti lacrimali sono utilizzati per ripristinare una sufficiente componente acquosa e diluire correttamente le componenti solubili delle lacrime. Si tratta di un meccanismo d'azione semplice ma efficace: la diluizione restituisce alle lacrime un sufficiente effetto detergente e umidificante permettendo una buona distribuzione dei soluti, fra cui l'ossigeno, alle cellule della superficie oculare.
- Azione di volume: se volume e spessore si riducono per mancata produzione o per eccesso di perdita di lacrime, si possono verificare danni alla superficie oculare. Il ridotto volume lacrimale comporta un minor effetto protettivo del film lacrimale, un eccesso di vaporizzazione e maggiore contatto tra lo strato lipidico e quello mucinico con conseguente contaminazione. Generalmente tutte le lacrime artificiali agiscono anche ripristinando il normale volume delle lacrime; è preferibile ricorrere a preparati più densi che rimangono nell'occhio più a lungo.
- Azione stabilizzante: se la secrezione lacrimale è quantitativamente scarsa o qualitativamente alterata, il film lacrimale tende ad essere instabile e a rompersi lasciando aree asciutte e provocando alterazioni della superficie oculare. Uno dei meccanismi d'azione più importanti e più complessi delle lacrime artificiali è quello di mantenere e ripristinare la stabilità del film lacrimale, assicurando l’idratazione della superficie corneo-congiuntivale esposta ed una uniforme disposizione del film che la ricopre. I sostituti lacrimali, in questo caso, contengono sostanze mucomimetiche, capaci cioè di imitare alcune delle capacità della mucina lacrimale.
- Azione correttiva: le lacrime artificiali devono il più possibile riprodurre e mantenere le caratteristiche fisico-chimiche delle lacrime naturali. Attualmente vi sono lacrime con marcato effetto tampone per correggere alterazioni del pH e lacrime ipotoniche per correggere l'eccessiva pressione osmotica derivante da un eccessiva da evaporazione. Sostituti lacrimali ad effetto correttivo sono anche quelli con attività mucolitica in caso di eccesso di mucina per alterata secrezione o per mancata diluizione da parte della componente acquosa.
- Azione nutritiva: contengono sostanze in grado di migliorare il trofismo dei vari epiteli che possono essere danneggiati.

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Formulazioni di colliri privi di principi attivi destinati alla terapia della sindrome dell'occhio secco

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Informazioni tesi

  Autore: Matteo Piana
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bologna
  Facoltà: Farmacia
  Corso: Chimica e Tecnologia Farmaceutiche
  Relatore: Lorenzo Rodriguez
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 89

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Parole chiave

formulazioni
colliri
occhio secco
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