Il ruolo di Internet nella comunicazione politica. Il caso di Mf-Dow Jones News
Il futuro delle agenzie di informazione
Nate a metà Ottocento, nel cuore della Rivoluzione industriale, le agenzie di informazione hanno reso possibile la nascita dei periodici di informazione e la vittoria della borghesia, che considerava la stampa quotidiana uno strumento per la conquista e la conservazione del potere.
Nel XX secolo hanno accentuato il loro peso, rendendo l’informazione un mezzo di conoscenza e al tempo stesso uno strumento di lavoro. In un sistema dei media in rapida e turbolenta evoluzione, le agenzie hanno conquistato la loro assoluta insostituibilità: con la loro organizzazione nazionale e internazionale, con i loro collegamenti con le fonti istituzionali e con le altre agenzie ma soprattutto con l’adozione dei nuovi mezzi offerti dal progresso tecnologico, hanno dimostrato di essere l’unico strumento in grado di assicurare un’informazione immediata, non vincolata dal tempo; diretta, senza limiti di distanza; selezionabile, sulla base delle esigenze del fruitore e memorizzata, in modo da poter essere sempre controllata, verificata e arricchita.
Alla fine del secolo il mondo dell’informazione, arricchito anche in Italia dalle straordinarie novità dell’era digitale, presenta successi di pubblico e serie incognite di fronte alla potenza dell’ultimo arrivato: Internet.
Il futuro delle agenzie di stampa a questo punto dipende molto anche da come esse sapranno consolidare la leadership all’interno dell’informazione. Come sappiamo, uno degli effetti del boom dell’utilizzo del web è la moltiplicazione delle fonti: ci sono le fonti istituzionali che, nel momento in cui pubblicano documenti e comunicati diventano essi stessi fonti primarie di informazione alle quali il navigatore può attingere direttamente senza mediazione giornalistica; e ci sono siti meno ufficiali e qualificati, fonti individuali, aziendali o commerciali, che diventano talvolta essi stessi fonti di notizie.
Quale che sia il sistema generale dei media – ieri, oggi o domani – possiamo ipotizzare il futuro delle agenzie di informazione analizzando le quattro fasi che costituiscono il loro lavoro: raccolta, selezione e controllo, gestione e distribuzione delle informazioni.
La raccolta delle informazioni è una fase che resta invariata. Una grande agenzia ha la sua organizzazione capillare in molti o in tutti i continenti, integrata dagli accordi di reciprocità e di scambio con le altre agenzie nazionali e internazionali. Esiste quindi una rete planetaria in condizione di garantire la conoscenza di un evento nel giro di qualche secondo o, attraverso i canali televisivi, una conoscenza immediata, in tempo reale.
Non incontra particolari problemi neppure la distribuzione. Non c’è, come nel passato, la precarietà del telegrafo e del telefono e, per le grandi distanze, del radiotelegrafo e del radiotelefono. Reti telefoniche, satelliti e Internet assicurano da tempo una distribuzione rapida, sicura e in qualsiasi parte del mondo.
Qualche problema nasce per la fase di selezione e controllo delle informazioni. Il criterio di selezione dipende dal mercato o dai mercati cui le agenzie si rivolgono. Le agenzie hanno infatti più notiziari, alcuni per l’interno, altri per l’estero, e questi nelle prevalenti lingue locali o di uso. Anche all’interno i mercati possono essere diversi: non più soltanto la stampa quotidiana e periodica, ma anche il settore pubblico, gli organi centrali e periferici dello stato, di governo e amministrativi; il settore politico e sindacale e anche il settore privato, industria, commercio, credito. Da qualche tempo si è aggiunto anche il mercato di Internet, che però, quando è gratuito, può dare accesso soltanto a un notiziario ridotto per contenuti e compilato in base alle caratteristiche di questo medium multimediale. Un tempo le agenzie avevano, per l’interno, più notiziari di informazione generale, diversi per contenuti e soprattutto per ampiezza, secondo le esigenze dei destinatari: uno più esteso e altri ridotti. I nuovi meccanismi elettronici permettono oggi all’utente di ritagliare da sé nel grande notiziario di base le categorie informative – politica, esteri, economia, cronaca, sport, spettacolo – che lo interessano; oppure di ricercare, in base ai codici che identificano ogni notizia o in base a parole chiave, le notizie di cui ha bisogno. Questo permette all’agenzia di offrire anche l’accesso a tempo al notiziario, cioè quando l’utente vuole e per quanto tempo vuole, con conseguente pagamento non in abbonamento annuale ma sulla base del reale consumo.
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Il ruolo di Internet nella comunicazione politica. Il caso di Mf-Dow Jones News
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Informazioni tesi
Autore: | Daria Contrada |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Informazione e sistemi editoriali |
Relatore: | Francesca Vannucchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 151 |
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