Skip to content

L'esperienza vissuta e i ragazzi di strada del Camerun. Uno scambio di metodi pedagogici con gli educatori di Garoua

La quotidianità in strada: i gruppi, cellule sociali della vita di strada

Qualsiasi bambino che finisce in strada, in qualunque città del mondo,non può sopravvivere senza poter contare sul supporto di un gruppo di pari. Si tratta di un sostegno morale e materiale, dove spesso le due tipologie si confondono. Nelle società occidentali il passaggio attraverso il gruppo dei pari è un avvenimento importantissimo che quasi tutti vivono generalmente durante la preadolescenza. I bambini che vogliono uscire dall'autorità e dal controllo familiare, iniziano a farlo alleandosi con altri individui nella loro condizione. L'appartenenza a un gruppo diventa quindi un passaggio quasi fondamentale per la costruzione di identità del soggetto, che è pronto a uscire dal nido famigliare ma non ancora a essere completamente autonomo. Il gruppo dei pari garantisce al singolo protezione e contenimento, gli comunica che 'fa parte di qualcosa' e che non è perso nell'oceano dell'esistenza, argina la tristezza e il senso di perdita dovuto all'abbandono della condizione di bambino e al progressivo distacco dalla famiglia.
Per i bambini di strada, appartenere a un gruppo significa tutto questo e molto di più.
Il distacco dalla famiglia avviene spesso in modo drastico e violento, non sempre per scelta del bambino, generalmente perché quest'ultimo sentiva di non riuscire a trovare un posto all'interno del villaggio o della struttura famigliare.
Come già detto, a causa della cultura collettivista, è difficile per un africano riconoscersi come un singolo, un individuo autonomo e indipendente da qualsiasi gruppo. A noi tutto questo sembra strano perché viviamo in una cultura individualista che fa dell'autonomia individuale il traguardo ideale per ogni ragazzo che cerca di diventare adulto. Il gruppo diventa così un vero e proprio contenitore di ansie e tristezze, depositario di una sottocultura propria dei ragazzi che viene trasmessa ai nuovi arrivati. Tutti si riconoscono nel nome di Nanga Boko, che significa 'dormire fuori', indicatore di un'identità nuova, particolare, indipendente dalle famiglie ma anche dalla società cittadina che spesso li disprezza.
A Garoua esistono diversi livelli di gruppi. Ci sono gruppi più piccoli, che fanno tutto insieme: cercano lavoro o chiedono l'elemosina, si incontrano per mangiare e per dormire. I guadagni della giornata vengono condivisi e chi non è riuscito a racimolare niente viene aiutato dai compagni. Sono molto sentiti i valori dell'onestà e dell'amicizia, anche se i rapporti non sono totalmente paritari. I ragazzi più grandi e con maggiore esperienza in strada divengono leader naturali di questi gruppi e hanno un maggiore potere decisionale.
Esiste poi il gruppo allargato dei nanga boko, in cui tutti i bambini di strada si riconoscono per contrasto a coloro che possiedono una casa, un tetto, un lavoro fisso. Questo gruppo fa sentire la propria forza di solidarietà in occasione di situazioni critiche: ad esempio, quando un bambino finisce in carcere o in ospedale. Non potendo fare molto a livello materiale, i ragazzi si organizzano per andare a trovare il compagno sfortunato, farsi sentire vicini e supportarlo nel superare tali periodi drammatici.
Organizzandosi in gruppi più o meno paritari, potremmo dire democratici quasi, i ragazzi di strada africani reagiscono a entrambi i poli del conflitto alla base della loro difficile situazione: da una parte alla logica comunitaria e gerarchica vigente in seno alla famiglia tradizionale e alla scuola disciplinare, dall'altra alla logica individualista ed egoista della società contemporanea.
I gruppi, come ogni sottocultura che si rispetti, elaborano anche un linguaggio particolare, un codice per essere compresi dagli amici senza esserlo dagli 'altri'. Ovviamente, anche la creazione di un linguaggio specifico è un fattore importante per la costruzione identitaria. A Garoua i ragazzi di strada parlano un linguaggio che è un misto dei diversi dialetti tradizionali, assieme all'inglese e al francese, le due lingue ufficiali della nazione. Anche nel loro modo di parlare, si fondono tradizione e modernità, culture millenarie e lingue importate dalla colonizzazione, in una miscela che alla fine non è né l'uno né l'altro, ma ancora si trova sul confine, nella liminalità, al centro di un ennesimo conflitto incorporato nei bambini.

Questo brano è tratto dalla tesi:

L'esperienza vissuta e i ragazzi di strada del Camerun. Uno scambio di metodi pedagogici con gli educatori di Garoua

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Giulia Pozzebon
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Milano - Bicocca
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze dell'educazione e della formazione
  Relatore: Ivano Gamelli
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 51

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

formazione
educazione
carcere
camerun
ragazzi di strada
comunità educativa
garoua
cooperazioneinternazionale
metodologie pedagogiche
reinserimento familiare
avviamento all'autonomia

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi