Studio e valutazione di performance delle reti VANET: Protocolli di Accesso al mezzo e di routing

Il protocollo AODV come suggerisce lo stesso nome, è un derivato del protocollo Distance Vector. In questo tipo di protocollo i nodi non fanno parte di alcun cammino attivo, ne partecipano alla formazione di percorsi e ne si fanno carico di trovare e mantenere dei cammini verso qualsiasi nodo, fin quando non avranno la necessità di comunicare con un nodo. I nodi vicini vengono scoperti mandando messaggi di hello in broadcast. Una importante caratteristica del protocollo AODV è che le tabelle di routing dei nodi vengono ottimizzate e offrono risposte molto veloci nel caso di richiesta di nuovi cammini.

Il funzionamento del protocollo AODV si base sui seguenti obiettivi:
Inviare pacchetti di discovery solo quando necessario
Differenziare la gestione dei nodi vicini con la gestione topologica della rete
Comunicare le informazioni di aggiornamento dei cammini solo ai nodi interessati.

Il vantaggio principale di AODV è che non genera traffico nel caso di percorsi già stabiliti. L’algoritmo è ininfluente finchè non ha bisogno di inviare un pacchetto ad un nodo di cui non è a conoscenza del percorso. Quindi a livello computazionale risulta leggero e richiede poca memoria anche se richiede tempi lunghi per stabile una connessione tra due nodi della rete.
Per mantenere le informazioni sui cammini usa il concetto di “destination sequence number” usato dal DSDV, con l’unica differenza che il sequence number memorizzato dal nodo della rete sarà un numero sempre crescente e lo utilizzerà per effettuare sostituzioni con cammini aggiornati.

Tutto ciò rende AODV molto efficiente nell’utilizzo di banda e rapido nelle risposte ai cambiamenti topologici della rete, evitando cammini ciclici.
In AODV la rete rimane inattiva fin quando non vi è una richiesta di connessione per l’inoltro di un pacchetto dati e quindi vi è un bisogno di cercare un percorso sulla rete.