Lo stereotipo: un'immagine nella nostra mente. Come gli italiani vedono i francesi e come i francesi vedono gli italiani
Fra le due guerre mondiali: l’italiano visto attraverso gli occhi di un francese
È possibile che quando si parla d’Italia si pensi solo al binomio “pizza e spaghetti”? Queste due parole non bastano per descrivere l’immagine che gli altri Paesi hanno del nostro.
L’Italia: il Paese di Dante, Michelangelo, Leopardi, Verdi. L’Italia: il Paese che lascia la Triplice Alleanza per schierarsi con la Triplice Intesa nel 1915, ma anche il Paese che stringe il Patto d’acciaio con la Germania, per poi dichiararsi, allo scoppio del secondo conflitto mondiale, non belligerante.
Fra le due guerre mondiali l’Italia diventa il Paese dell’emigrazione. In questo periodo l’Europa è la destinazione più importante per gli emigrati italiani. La meta principale è la Francia. Quest’ultima offre impieghi nel settore edilizio o industriale e non subisce flessioni nella richiesta di operai neanche con la crisi del 1929 perché offre anche lavori agricoli.
Nella maggior parte dei casi, però, si tratta di immigrati clandestini e i fattori che inducono all’esodo illegale e alla sua tolleranza sono numerosi: ad esempio, sono legati alla volontà di procurarsi, accanto a un’immigrazione regolare e permanente, una riserva di manodopera illegale e più economica.
Va comunque sottolineato che solo pochi fortunati accedono alle catene di montaggio delle fabbriche e alla stabilità dell’impiego. La maggioranza è assorbita da mestieri precari e disprezzati dalla manodopera locale. Molti vivono a lungo nell’illegalità sperimentando sfruttamento e precarietà. Ciò nonostante, la presenza italiana in Francia si sviluppa già negli anni venti senza mai arrestarsi: sono ben 880.000 gli italiani presenti nel paese nel 1931.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Lo stereotipo: un'immagine nella nostra mente. Come gli italiani vedono i francesi e come i francesi vedono gli italiani
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Informazioni tesi
Autore: | Nunzia Dilauro |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Lecce |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere Moderne |
Corso: | Lingue e letterature straniere |
Relatore: | Alessandra Rollo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 33 |
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