Il riconoscimento in sede giudiziale del diritto al matrimonio per le coppie same-sex negli Stati Uniti d'America

Alla richiesta di riconoscimento del diritto al matrimonio per le coppie samesex, le corti americane solitamente rispondono facendo un’analisi di due process clause. In quanto segue, saranno fatte delle considerazioni generali sull’applicazione di tale analisi al caso in questione; nei paragrafi 1 e 2 saranno esposte in dettaglio le argomentazioni sviluppate dalle corti; nel paragrafo 3 tali argomentazioni saranno esaminate.
Il primo passo che le corti fanno è determinare di quale diritto si stia parlando, vale a dire se i diritti fondamentali riconosciuti dalla costituzione statale e/o federale "in primis, il diritto al matrimonio e alla privacy" includano implicitamente anche il diritto di sposare una persona dello stesso sesso. Il risultato di questa analisi può essere duplice: nel primo caso la corte riscontra che il diritto fondamentale in questione non conferisce protezione alla fattispecie dei matrimoni samesex, mentre nel secondo caso essa riscontra che il diritto al matrimonio dovrebbe "a meno che non vi sia un impellente interesse governativo" essere garantito alle coppie samesex in pari modo che alle coppie opposite-sex. Nel primo caso, l’analisi non si ferma qui, ma continua nella determinazione dell’esistenza di un diritto al matrimonio tra persone dello stesso sesso che sia indipendente rispetto al diritto fondamentale al matrimonio, appannaggio esclusivo delle coppie opposite-sex.
Questa analisi, di fatto, è superflua perché è praticamente impossibile, almeno a oggi, che una corte arrivi alla conclusione che il matrimonio same-sex è un’istituzione profondamente radicata nella storia e nella cultura della nazione americana.