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Millennium development goals

Progetto di Millennio

Il Progetto di Millennio è stato voluto dal segretario delle Nazioni Unite, nel 2002, per sviluppare un piano d'azione concreto. Nel 2005, l'organo consuntivo indipendente diretto dal professor Jeffrey Sachs, ha presentato le raccomandazioni finali al Segretario Generale. Il progetto è stato realizzato da un gruppo di lavoro composto da 10 gruppi di esperti tematici. Gli obiettivi sono comuni ed ogni obiettivo viene sostenuto da una campagna che agisce localmente per responsabilizzare i governi locali ed i cittadini. Si ritiene infatti che ogni paese rappresenti una realtà con sue peculiarità da trattare in modo diverso. L'idea base di tutto il progetto ê che ogni PVS dovrebbe elaborare una propria strategia per la riduzione della povertà nel proprio paese ed individuare le priorità d'azione. Solo in un secondo momento i paesi donatori elaboreranno dei programmi che cercheranno di allinearsi alle esigenze ed alle priorità individuate dal paese beneficiario. Quando più paesi donatori operano nello stesso paese, negli stessi ambiti con le stesse autorità locali, si prevedono forme di collaborazione tra donatori.

LE RACCOMANDAZIONI

Il Progetto del Millennio delle Nazioni Unite presenta una valutazione completa della situazione ed una serie di istruzioni per il raggiungimento degli Obiettivi. Le Raccomandazioni del Progetto UN per il Millennio, organo indipendente dal Segretario Generale, sono indicate nel rapporto "Investire nello Sviluppo", un piano d'azione per conseguire i MDGs. L'essenza delle raccomandazioni riguarda la necessità di sviluppare partenariati tra il settore pubblico ed i privati e l'importanza della governance della politica a livello locale. Ci sono alcuni risultati che potrebbero essere conseguiti velocemente per dare inizio al circolo virtuoso. Ad esempio pasti gratuiti nelle scuole, gruppi elettrogeni e pannelli solari, distribuzione di medicinali retrovirali contro l'AIDS, misure dal costo modesto che potrebbero salvare subito milioni di vite umane.

Di seguito le raccomandazioni:
Raccomandazione n°1:

- tutte le strategie devono essere implementate entro il 2006.

Raccomandazione n°2:

- i MDGs sono basati su una valutazione degli investimenti e delle politiche necessarie per attuare i Goals entro il 2015;

- porre in essere gli investimenti, le politiche ed i preventivi nazionali dettagliati per un periodo da tre a cinque anni;

- focalizzarsi sulla produttività rurale, urbana sulla salute, la formazione, l'uguaglianza di genere, acqua, risanamento, sostenibilità ambientale, la scienza la tecnologia e l'innovazione;

- focalizzarsi sulla salute delle donne e dei bambini (compresa la salute riproduttiva), risultati della formazione, accesso alle opportunità politiche ed economiche, rispetto dei diritti e protezione dalle violenze;

- promuovere meccanismi di trasparenza e di decentralizzazione dei controlli;

- includere strategie operazionali dal basso verso l'alto, così come l'addestramento di operai esperti;

- coinvolgere i rappresentati delle comunità nelle scelte e nei servizi, e offrire le risorse per monitorare e valutare i risultati;

- delineare una strategia di promozione del settore privato, e di generazione del reddito per i più poveri;

- adattarsi ai particolari bisogni di sviluppo degli Stati più piccoli e meno avanzati;

- mettere a disposizione, entro il 2015, almeno il 4% del PIL;

- calcolare l'esigenza di aiuti allo sviluppo;

- descrivere un strategia di uscita dalla dipendenza dagli aiuti, appropriata per ogni specifica situazione.

Raccomandazione n° 3:

- i governi dei paesi in via di sviluppo dovrebbero porre in essere le strategie di riduzione della povertà in modo trasparente ed esclusivo, strettamente collegate con l'organizzazione della società civile, i privati e i partners internazionali;

- L'organizzazione della società civile deve contribuire attivamente alle scelte politiche, le scelte dei servizi ed al monitoraggio dei risultati;

Raccomandazione n°4:

- I donatori internazionali dovrebbero identificare i paesi da aiutare attraverso i MDGs.

Raccomandazione n°5:

- I paesi sviluppati e i PVS possono progettare assieme azioni per salvare e accrescere la speranza di vita di milioni di persone e nello stesso tempo promuovere la crescita economica. Si ritiene opportuno agire in modo rapido e deciso contro la malaria;

- Compensare le tasse scolastiche con gli aiuti dei donatori, entro il termine massimo del 2006;

- Portare a 3 milioni i malati di AIDS per la fine del 2005;

- Espansione dei programmi di refezione per i bambini, usando alimenti prodotti localmente;

- Distribuzione libera o sovvenzionata di fertilizzanti chimici ai piccoli produttori non più tardi del 2006.

Raccomandazione n°6:

I PVS devono allineare le loro politiche di sviluppo nazionali con le iniziative regionali come le New Partnership for Africa's Development e la Caribbean Community, e i gruppi regionali riceveranno le erogazioni di sostegno direttamente per progetti regionali. I gruppi regionali di sviluppo devono:
- Essere supportati per identificare, progettare ed effettuare gli interventi prioritari nella realizzazione di infrastrutture;
- Ricevere direttamente dai donatori i supporti per implementare i progetti;
- Incoraggiare liintroduzione e liimplementazione di meccanismi di revisione per promuovere modelli di eccellenza e di controllo.

Raccomandazione n.7:

- I paesi industrializzati devono aumentare l'assistenza ufficiale allo sviluppo (ODA) dallo 0.25 percento del PIL, allo 0.44 percento del PIL entro il 2006, ed allo 0.54 percento del PIL entro il 2015, per agevolare i MGDs, in modo particolare nei paesi a basso reddito, con l'aumento della qualità ODA (includendo gli aiuti che siano armonizzabili, praticabili e basati sul budget). I donatori devono estendere gli aiuti allo 0,7 percento del PIL, entro il 2015;

- Gli ODA devono essere basati sulle attuali necessità dei MDGs ed usati con prontezza per essere più efficaci;

- I criteri per valutare la sostenibilità del debito del paese deve essere rapportato all'ottenimento dei Goals;

- Gli aiuti devono essere orientati al sostenimento dei MDGS alle strategie di riduzione della povertà, piuttosto che sostenere i progetti dei donatori;

- I donatori devono misurare e compilare dei report sui loro ODA che siano di supporto alle priorità degli attuali MDGs;

- I paesi donatori devono considerare l'opportunità di diventare fornitori di ODA e dare i supporti tecnici ai PVS.

Raccomandazione n°8:

I paesi industrializzati devono aprire i loro mercati alle esportazioni secondo quanto stabilito nel Doha round ed aiutare i PVS ad incrementere la loro competitività attraverso investimenti nelle infrastrutture commerciali, inclusa l'elettricità, le strade ed i porti. La Doha Development Agenda e il Doha Round devono essere completati non oltre il 2006.

Raccomandazione n°9:

I donatori internazionali devono mobilizzare i supporti per la ricerca e lo sviluppo al fine di indirizzare speciali aiuti ai PVS nelle aree della salute, agricoltura, gestione delle risorse naturali e ambiente, energia e clima. La stima delle necessità ammonta approssimativamente a 7 milioni di dollari l'anno.

Raccomandazione n°10:

Il Segretario Generale dell'ONU e l'UN Development Group devono coordinarsi strettamente con le agenzie ONU, di ricerca e programmi di supporto ai MDGs, a livello generale e a livello locale. L'UN Country Team deve essere strettamente collegato e lavorare con le istituzioni finanziarie internazionali che sostengono i MDGs. L'UN Countries Team deve essere addestrato correttamente e fornito di fondi che supportino i programmi nazionali per raggiungere i MDGs.
L'UN Countries Team e le istituzioni finanziarie internazionali (World Bank, FMI, Banche Regionali di Sviluppo) devono lavorare a livello-paese per aumentare la qualità e i consigli tecnici.

Questo brano è tratto dalla tesi:

Millennium development goals

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Informazioni tesi

  Autore: Angela Surricchio
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2006-07
  Università: Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara
  Facoltà: Economia
  Corso: Economia ed Amministrazione delle Imprese
  Relatore: Davide Quaglione
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 173

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