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Lo IAS 38, Intangible Assets, è un Principio Contabile Internazionale emanato dall'International Accounting Standards Board (IASB) che si occupa di contabilizzare le immobilizzazioni immateriali c.d. Intangible.
Un intangible è un'attività non monetaria, identificabile, priva di consistenza fisica e posseduta per essere utilizzata nella produzione o fornitura di beni/servizi, per affitto a terzi, o per fini amministrativi.
Le tre peculiarità critiche di un'attività immateriale sono:

- identificabilità;
- controllo;
- attesa di benefici economici futuri.

Un'attività è identificabile se:

a) È separabile, ovvero può essere scorporata dall'entità e alienata, trasferita, data in licenza oppure scambiata, sia individualmente che insieme ad un relativo contratto; oppure

b) Deriva da diritti contrattuali o da altri diritti legali, indipendentemente dal fatto che i diritti siano trasferibili o separabili dall'entità o da altri diritti o obbligazioni.

L'identificabilità risulta essere la caratteristica fondamentale per caratterizzare un intangible e distinguerlo dall'avviamento. In studi di economia aziendale si è spesso dibattuto circa l'utilità di distinguere tra risorse intangibili specifiche e l'avviamento. Lo IASB intende i criteri come aventi validità generale, quindi gli intangibili specifici sono stati inclusi nella definizione di intangibili.
L'impresa ha il controllo dell'attività quando detiene il diritto di godere di benefici economici futuri legati all'immobilizzazione e quando è in grado di limitare a terzi l'accesso a tali benefici. La capacità di controllo deriva in genere da diritti legali/contrattuali. In assenza di diritti risulta difficile per l'impresa dimostrare la sussistenza del controllo. Ciò nonostante, la tutela giuridica di un diritto non è condizione necessaria per dimostrare l'esistenza del controllo, dato che l'impresa può controllare i benefici economici futuri.
In tal proposito vengono fornite delle specifiche per tre tipologie di intangibili:

a) Know How (conoscenza del mercato e conoscenza tecnica) che può dar luogo a benefici economici futuri controllati dall'entità se è protetto da diritti legali o contrattuali;

b) Capitale umano che è da tempo riconosciuta come una risorsa determinante per il successo competitivo dell'azienda. Le risorse che soddisfano la definizione di attività emanata dagli IAS sono le competenze del personale. Su di esse l'impresa non può effettuare nessun tipo di controllo;

c) Relazioni con i clienti. L'impresa non trae sufficienti benefici economici dalla fedeltà commerciale della clientela comportando la non iscrizione di questa attività.

I benefici economici futuri includono i proventi originati dalla vendita di prodotti o servizi, i risparmi di costo o altri benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività.
Le imprese che redigono il bilancio secondo i principi contabili internazionali devono adottare norme differenti dallo IAS 38 per la contabilizzazione delle seguenti voci:

- Attività immateriali destinate ad essere dismesse nel normale svolgimento dell'attività;

- Attività fiscali differite;

- Attività derivanti da benefici per i dipendenti;

- Contratti di locazione;

- Attività finanziarie;

- Avviamento; e

- Immobilizzazioni immateriali classificate come possedute per la vendita.

Nel caso in cui un'attività possieda sia una componente immateriale sia una componente materiale, la società deve decidere se applicare lo IAS 38 oppure lo IAS 16, Immobili, impianti e macchinari, a seconda della componente prevalente.