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La relazione tra gli stili comunicativi in famiglia e il pregiudizio

Pregiudizio e comunicazione interculturale

Spencer Rodgers e McGovern (2002) hanno studiato come le emozioni nella comunicazione interculturale abbiano un forte impatto sugli atteggiamenti di pregiudizio verso l’outgroup.
Le impressioni negative legate alla lingua diversa dalla propria vengono vissute come una barriera culturale e sono state esaminate come determinanti del pregiudizio insieme a fattori causali.
Questi ultimi sono riconosciuti centrali nella valutazione intergruppo: stereotipi consensuali, timore dell’intergruppo e minacce realistiche e simboliche (Stephan e Stephan, 1996a).
In accordo con l’ipotesi di contatto di Allport (1954) gli atteggiamenti intergruppo sono modificati dal contatto sociale con le comunità diverse da quella cui si appartiene. Una serie di ricerche hanno mostrato una relazione positiva tra la quantità e la qualità del contatto sociale e gli atteggiamenti positivi verso i membri dell’out-group (Pettigrew e Tropp, 2006). L’efficacia della comunicazione interculturale è cruciale per stabilire e mantenere vantaggiose relazioni (Dadds, Atkinson, Turner, Blums e Lendich, 1999; Gudykunst, 1986; Hall, 1976; Kim, 1986; Martin, 1993).
I fattori importanti per l’abilità nella comunicazione interculturale sono la conoscenza e la consapevolezza culturale, capacità di comunicazione e tolleranza per l’ambiguità (Giles e Johnson, 1981; Gudykunst, 1986; Lustig e Koester, 1996). Gli ostacoli nella comunicazione nascono da differenti peculiarità nella cognizione (valori, norme, epistemologie, etc) nella sfera affettiva (e.g. livelli e tipi di espressione emotiva) e modelli di comportamento (e.g. linguaggio, stili di comunicazione, abitudini, etc).
La comunicazione tra culture diverse è associata frequentemente a risultati emotivi sfavorevoli (Gudykunst e Hammer, 1988; Neuliep e McCroskey,1997; Stephan e Stephan,1985; Yook e Albert, 1999). Gli individui possono provare ansia quando interagiscono con una persona di cultura diversa o frustrazione e impazienza quando parlano con un individuo che non conosce la loro stessa lingua (Dodd, 1995; Giles e Robinson, 1990; Wiseman e Koester, 1993).
La teoria di minaccia integrata del pregiudizio, ITT (Stepahan e Stephan, 1996b) postula che esistano quattro fattori causali basici o classi di minacce che conducano a bias verso l’outgroup: stereotipi negativi (credenze cognitive), ansia intergruppo (reazioni affettive), minacce realistiche (preoccupazioni economiche e fisiche) e minacce simboliche e culturali (violazioni di norme e impressione di diversità culturale). Il modello ITT è la cornice per esaminare il contributo delle emozioni nel predire l’ostilità tra gruppi. Spencer- Rodgers e Mc Govern (2002) hanno ipotizzato che questo tipo di comunicazione costituisca una potente fonte di atteggiamenti verso l’outgroup.
Le credenze stereotipiche e le reazioni affettive vennero ipotizzate essere fortemente correlate al pregiudizio negli individui che hanno meno esperienza con gli studenti stranieri. In contrasto con ciò, minacce simboliche e realistiche sembrano essere predittive di pregiudizio ad un alto livello di contatto sociale con studenti internazionali. Gli studenti mostrano come il diverso accento e stile comunicativo non verbale, comporti frustrazione e ansia e questo porti inevitabilmente a pregiudizio. La forza del modello ITT (Stephan e Stephan, 1996b) è nel permettere di paragonare fattori causali che contribuiscano al pregiudizio verso diversi gruppi. Le risposte affettive generali e le credenze consensuali stereotipiche sono predittivi di atteggiamenti ostili verso gli studenti stranieri. Le minacce simboliche/ culturali sono marginalmente correlate ai giudizi intergruppo e la minaccia realistica non è l’unica determinante della valutazione intergruppo ma un forte annunciatore di pregiudizio a un alto livello di contatto sociale.

Questo brano è tratto dalla tesi:

La relazione tra gli stili comunicativi in famiglia e il pregiudizio

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Informazioni tesi

  Autore: Angela Strano Rossi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Roma La Sapienza
  Facoltà: Medicina e Psicologia
  Corso: Scienze psicologiche
  Relatore: Ankica Kosic
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 23

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