Il ninfeo di Villa Barbaro a Maser. Interpretazioni e problemi
Il ninfeo
I cortili sono per Palladio degli spazi aperti delimitati da edifici, sui quali danno in genere le finestre delle stanze interne.
Di regola nei palazzi sono quadrangolari, non necessariamente chiusi da corpi di fabbrica su tutti i lati, mentre nelle ville, quando non sono pensati come peristili, hanno in genere tre lati porticati ed un quarto chiuso dal muro di recinzione o da siepi.
Nei Quattro libri, Palladio ricorda come il cortile sia parte integrante della casa e necessiti di cure costanti. I modelli sono sempre da ricercarsi nell’antichità e si estendono allo studio delle piazze dei greci e dei romani. Nella parte che tratta della casa degli antichi, egli inserisce due tavole in cui, ai lati dell’atrio, sono indicati due giardini con un portico su un solo lato, “ma che risvolta sugli angoli con una soluzione che vedremo realizzata nel cortile di palazzo Barbaran a Porto”.
Parlando specificatamente di villa Barbaro, qui, la posizione del cortile e del ninfeo (figura 2) mettono in evidenza l’originalità della soluzione adottata da Palladio. Come abbiamo già ripetuto, villa Barbaro è adagiata sulle pendici dei colli asolani, più precisamente, è incastonata in un dolce declivio; alle spalle, poi, è protetta da un colle boscoso. La posizione e il fatto che si sia voluto incorporare nel rinnovato complesso la precedente costruzione, agganciando gli edifici al retrostante colle, potrebbero spiegare le anomalie di questa costruzione palladiana.
Salta subito agli occhi come questa decisione potrebbe esser dipesa dalle recentissime sperimentazioni in corso a Roma, sul tema della villa antica, probabilmente scoperte nel viaggio intrapreso nell’Urbe dal Palladio e dal Barbaro verso la metà del 1554. Rimane comunque indiscussa la capacità dell’architetto vicentino di adattare le sue idee agli “accidenti di un sito predeterminato”. A questo punto ci si potrebbe persino chiedere se punto focale della reinvenzione delle strutture esistenti non sia da riconoscere nell’inserzione della fontana emiciclica tagliata nel pendio posteriore.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il ninfeo di Villa Barbaro a Maser. Interpretazioni e problemi
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Informazioni tesi
Autore: | Ylenia Bigolin |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Storia e tutela dei Beni Culturali |
Relatore: | Alessandra Pattanaro |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 112 |
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