Iterazione e circolarità nella poesia di Sandro Penna
Retorica di Sandro Penna
Nel precedente capitolo si è analizzata la dimensione simbolica – figurativa del primo libro di Sandro Penna. Se ne è rilevata l'efficacia del meccanismo iterativo al livello tematico, verificando il riproporsi di medesime situazioni e di figure del contenuto attraverso le quali si manifesta il carattere epifanico del tema amoroso. In questo capitolo si cercherà di dimostrare come la strategia dell'iterazione non sia condotta da Penna soltanto al livello tematico, in quanto si rivela caratterizzarne in profondità lo stile. In particolare, si stenderà un regesto delle diverse modalità del manifestarsi del fenomeno della ripetizione nelle Poesie, sia al livello macrotestuale quanto in quello microtestuale, rappresentato dalle liriche considerate singolarmente.
Occorre avvertire fin da subito, infatti, come uno studio sulla funzione iterativa del linguaggio poetico di Penna non possa prescindere dal rilevare, primariamente, la distribuzione dei singoli testi all'interno dell'intero libro di poesie. In esso, a ben vedere, le diverse liriche risultano succedersi non secondo un ordine definito, da quel tipo di connessioni intertestuali che Santagata definisce come “connessioni di trasformazione”, quanto piuttosto secondo un ordine apparentemente accidentale, in cui le liriche risultano interconnesse attraverso rapporti di mera contiguità spaziale. In altri termini, tra le liriche di Poesie non è dato di riscontrare rapporti di tipo gerarchico, né su una base logico-tematica né su quella cronologica, tanto che esse appaiono come „momenti' isolati della manifestazione di un medesimo tema, formalmente autosufficienti. A questo ultimo proposito, si rivelano preziose alcune considerazioni di Beccaria circa la struttura sintattica del linguaggio pascoliano:
Alla struttura intessuta su continuità logico – narrative […] sostituisce una singolare struttura affidata a richiami, a sottolineature (parole e sintagmi) che si ripetono; […] non per linee architettoniche ma per ritorni e cerchi «musicali». […] A legare i frammenti d'immagini collabora appunto la sintassi fortemente ripetitiva […] I passaggi subordinativi sono mediati da rapporti «musicali», vale a dire da rapporti di alternanza, contrasto, o ricorrenza; in luogo di nessi sintattici complessi, la riprese a distanza di parole singole lega strofe e parti della poesia in una trama di richiami, di riprese simmetriche, di iterazioni, di parallelismi. (G. L. Beccaria, L’autonomia del significante)
Si tratta di rilievi praticati sui singoli testi lirici pascoliani, che si rivelano, però, utili anche al definire un aspetto fondamentale del metodo compositivo di Sandro Penna. A stabilire solide connessioni testuali tra le liriche che compongono le Poesie, infatti, non sono elementi logici e tematici, ma elementi strettamente linguistico – formali, l'iterazione dei quali garantisce la coesione dell'intero macrotesto – vale a dire, secondo la terminologia di Enrico Testa, la sua “macrotestualità”.
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Iterazione e circolarità nella poesia di Sandro Penna
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Informazioni tesi
Autore: | Jacopo Orlando |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lingua e Cultura Italiana |
Relatore: | Niva Lorenzini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 122 |
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