L'uso appropriato dell'energia nei musei
Risparmio energetico con l’illuminazione
L’illuminazione nei musei è di primaria importanza, ogni ambiente, a seconda delle opere che espone, deve essere dotato del giusto sistema di illuminazione che permetta la perfetta fruizione della collezione e, al contempo, la conservazione della stessa. Per vedere gli oggetti esposti è necessario che vi sia luce, ma la luce, come è noto, deteriora le opere più sensibili. Per “luce” non si deve intendere semplicemente quella visibile, ma soprattutto la luce ultravioletta, particolarmente dannosa per opere come quadri ed arazzi. Per impedire l’ingresso dei raggi UV dalle finestre esistono diverse soluzioni, alcune più economiche come l’utilizzo di tendaggi pesanti o tapparelle, altre più onerose come l’applicazione di filtri speciali alle vetrate che permettono l’ingresso della luce, ma bloccano i raggi UV.
Anche la scelta del colore dello sfondo delle pareti deve essere fatta in base alle specifiche del caso (posizione delle finestre e tipologia/colore delle opere esposte). Il colore dello sfondo gioca infatti un ruolo importante nella visibilità degli oggetti. Sfondi di colori intensi impongono il loro colore sull’intera stanza, mentre le superfici neutre, ad eccezione del bianco, tendono a produrre un effetto freddo e cupo; il miglior compromesso è, normalmente, uno sfondo cromaticamente poco intenso con un livello medio basso di riflettività (20%- 60%).
In ogni caso la scelta del colore viene dettata dal tipo di collezione, le gallerie di arte moderna, ad esempio, per lo più utilizzano sfondi bianchi, dove la riflettanza può superare l’80%, e questo ben si adatta ad opere dai colori primari forti, mentre non si adatta ad opere dai toni scuri come potrebbe essere un dipinto del Caravaggio.
Dopo questo breve excursus sull’importanza della protezione delle opere dai raggi UV e della scelta dei colori delle pareti, tenendo presente che, con opere molto sensibili è pressoché impossibile usare la luce naturale, si procede di seguito ad approfondire il discorso sull’illuminazione artificiale.
Il massiccio utilizzo di luce artificiale comporta un maggior consumo di corrente elettrica, quindi maggiori costi e maggiori emissioni di CO2 nell’ambiente. Limitare l’energia consumata per l’illuminazione è tuttavia un’impresa possibile prendendo i dovuti accorgimenti. L’obiettivo da perseguire è quello di illuminare meglio riducendo i consumi. La semplice sostituzione delle lampade con altre più efficienti permette di ridurre i consumi del 20%, ma all’interno di un museo si deve tener conto che non tutti i tipi di illuminazione possono andar bene, la scelta dei sistemi di illuminazione deve essere quindi progettata in maniera funzionale.
Questo brano è tratto dalla tesi:
L'uso appropriato dell'energia nei musei
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Informazioni tesi
Autore: | Ilaria Cortonesi |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Progettazione e gestione di sistemi turistici |
Relatore: | Annalisa Cicerchia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 130 |
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