La questione nazionalista irlandese: analisi del conflitto anglo-irlandese dall'occupazione britannica al processo di pacificazione attuale.
Il Parlamento in Irlanda del Nord e l'amministrazione O'Neill (1949-68)
La posizione costituzionale dello “stato delle sei contee” come parte integrante del Regno Unito è derivata dall’Atto di Unione del 1801, a cui si è aggiunto l’Ireland Act del 1949 approvato dopo la costituzione dell'Eire.
Col Governament of Ireland Act del 1920 veniva sancita la nascita di questo nuovo stato con un parlamento formato da 52 deputati, una rappresentanza di 13 membri a Westminster ed un esecutivo con limitati poteri locali. Non venivano riconosciute competenze sulle questioni di politica estera, di sicurezza, sugli affari commerciali e sui sistemi di comunicazione. In altre parole al governo del Nord mancavano le prerogative proprie di uno Stato che continuavano ad appartenere al governo di Londra.Il trattato Anglo-Irlandese del 1921 inoltre lo abbandonava ad uno stato di forte precarietà, poiché non era garantita l'indipendenza delle sei contee dallo Stato Libero. Particolarmente allarmante era stata l'istituzione di una “Boundary Commission” per la modifica dei confini “secondo il desiderio della maggioranza degli abitanti” che minacciava fortemente la sopravvivenza dell’Ulster.
Gli scontri a Belfast del 1922 misero in gravi difficoltà l'autorità nell'Ulster dove aumentarono gli episodi di violenza settaria, di rappresaglie e catture senza mandato. Fu così che nell'aprile si giunse allo Special Powers Act che fornì le basi legislative per il ricorso alla coercizione fino al 1972.
Secondo questa legge il Ministero degli Interni e la Royal Ulster Constabulary potevano:
1 Arrestare senza mandato;
2 imprigionare senza accuse specifiche o un regolare processo, e negare al fermato la possibilità di ricorrere ad un tribunale o all’Habeas Corpus;
3 entrare e perquisire edifici ed abitazioni senza mandato e con la forza in qualsiasi momento del giorno e della notte;
4dichiarare il coprifuoco e impedire incontri, assemblee, fiere, mercati e processioni;
5 autorizzare la fustigazione come forma di punizione;
6 negare la possibilità di essere giudicati da una giuria;
7 arrestare persone utili come possibili testimoni, trattenerle con la forza e costringerle a rispondere alle domande postegli, pena gravi sanzioni, persino se le eventuali risposte avessero portato ad una loro incriminazione.
Se tali persone si fossero rifiutate di fornire una testimonianza giurata e di rispondere ad eventuali domande avrebbero commesso un reato;
8 compiere qualsiasi atto che avesse costituito un’interferenza nei diritti di una proprietà privata;
9 impedire gli incontri tra una persona imprigionata senza processo e i suoi parenti o consiglieri legali;
10 proibire l’apertura di un’inchiesta in seguito alla morte di un prigioniero;
11 arrestare chiunque che con le parole avesse diffuso notizie false e faccia dichiarazioni false;
12 proibire la diffusione di qualsiasi giornale;
13 vietare il possesso di qualsiasi film o disco;
14 vietare l’erezione di qualsiasi monumento o targa ricordo;
15 entrare liberamente nei locali di qualsiasi banca per esaminare i conti correnti e ordinare il trasferimento alla Civil Authority di fondi, proprietà, titoli o documenti.
Se la banca si fosse rifiutata ciò sarebbe stato considerato un reato;
16 arrestare una persona che compiva un qualsiasi atto, non specificato a livello legislativo, “mirante a danneggiare la conservazione della pace e dell’ordine in Irlanda del Nord”
Nel 1932 venne inaugurato il Parlamento di Stormont, che diede inizio ad una forte politica discriminatoria nei confronti dei cattolici allo scopo di proteggere tutte le prerogative ed i privilegi della classe dirigente protestante. La politica settaria di Stormont inasprì le relazioni tra le due comunità, attraverso un particolare sistema elettorale (il Gerrymandering , applicato fino alla fine degli anni '60) ed un metodo specifico per l'assegnazione degli alloggi.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La questione nazionalista irlandese: analisi del conflitto anglo-irlandese dall'occupazione britannica al processo di pacificazione attuale.
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Informazioni tesi
Autore: | Antonella Ninni |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Bruna Bagnato |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 69 |
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