La nascita e lo sviluppo del comunitarismo politico nella Gran Bretagna del New Labour

I tredici anni di governo laburista( 1997-2010) sono, spesso, riassunti con la formula politica della Third Way. Tale formula segna, in modo cruciale, il periodo di governo di Blair e, successivamente, quello di Gordon Brown.
La Terza Via rappresenta una via politica, all’interno del mondo progressista, negli anni Novanta del XX secolo, condivisa da altri partiti socialisti europei e dai New Democrats di Bill Clinton, collocandosi oltre le due Vie, seguite fino a quel momento storico, dall’ Old Labour e dal New Right di Margaret Thatcher. La Prima Via, quella del “vecchio” partito laburista, è segnata, secondo il giudizio di Blair, da politiche keynesiane, figlie di un pensiero egualitario, che frenano lo sviluppo economico, politico e sociale dell’intero paese britannico. Le politiche di intervento statale, sostenute dal partito avevano instillato nell’opinione pubblica britannica l’idea che i Labour fossero i principali sostenitori di quelle politiche assistenziali che avevano portato il paese, alla fine degli anni Settanta, a un lento e inesorabile declino economico. Da questo vicolo cieco la Gran Bretagna ne è uscita, a detta di molti opinionisti, grazie all’operato della Lady di Ferro. La cura della Thatcher, come visto nei precedenti paragrafi, ha smantellato, anno dopo anno, le basi dello stato sociale inglese che appariva, agli occhi dei conservatori, come la principale fonte dei problemi del paese. Si diffondeva così, nella società britannica, quel neoliberismo degli anni Ottanta( la Seconda Via) che porterà al dogma del libero mercato in all cases e all’individualismo sociale.

Tale elemento contribuirà, in modo cruciale, alla distinzione tra quella che possiamo definire come una via politica interna al mondo progressista, la Terza Via, il cui massimo esponente è il sociologo e consigliere di Tony Blair, Anthony Giddens, e la filosofia politica comunitaria britannica, il cui massimo esponente è lo stesso premier laburista. Gli elementi di distinzione tra i due termini sono sostanzialmente due.
Il primo consta nella diversa importanza data alla parola comunità dai due personaggi: Giddens ( con lui la quasi totalità dei ricercatori di tale tematica ) riduce la nozione a valore facente parte della Terza Via, mentre, secondo la nostra opinione, il secondo attribuisce al concetto una centralità tale da caratterizzare principalmente la filosofia neolaburista e condizionarne le politiche applicate.

Il secondo elemento verte sull’analisi e la crescita dell’individualismo. Secondo l’intellettuale liberale la crescita di tale fenomeno si deve alla detraditionalization, fattore che comporta una“incertezza” morale che si diffonde nel regno Unito degli anni Novanta. Blair, al contrario, lega il crescente individualismo, da una parte, sulla scia del pensiero comunitario internazionale, all’aumento della competizione a causa della globalizzazione, dall’altra, all’egoismo sociale di cui furono portatori i Tories di Margaret Thatcher.