Fusariotossine: Tossicità alimentare ed ambientale
La tossicità dello Zearalenone
Negli studi effettuati su animali da laboratorio quali ratti e cavie è stata notata una bassa tossicità acuta per somministrazioni sia orali che intreperitoneali (LD50 s.o valutata da >4000 a >20,000 mg/kg ) (Kuiper-Goodman et al. 1987, JECFA 2000). Negli studi sulla tossicità orale protratti fino a 90 giorni, gli effetti osservati sperimentalmente sia negli animali da laboratorio che negli animali domestici sono sembrati dipendere dalle interazioni dello zearalenone o dei sui metaboliti con il reticolo endoplasmatico. I maiali e le pecore sembrano essere più sensibili dei roditori; negli studi controllati con esposizione ben definita alle dosi multiple, il NOEL in maiali era pari a 40 g/kg al giorno in base agli effetti estrogenici verificatisi in tessuti sensibli e nelle prestazioni rispetto ad un NOEL di 100 g/kg in ratti (Kuiper-Goodman et al. 1987, JECFA 2000). Alcuni topi inoltre sono stati alimentati per 103 settimane con dosi da 0, 50 o 100 mg/kg di Zea nelle diete alimentari degli animali dimostrando alla fine del test alcune differenze tra il topo maschio e il topo femmina. Innanzitutto in entrambi i sessi non si sono verificati cambiamenti significativi nelle normali attività di sopravvivenza e nel peso corporeo. Nel topo femmina invece si sono registrati, dovuti agli effetti estrogenici in base al tessuto colpito e anche in base alla dose assunta, fibrosi uterina, formazione di cistiti nelle ghiandole mammarie, mielofibrosi nel midollo osseo ed adenomi epatocellulari in concentrazioni percentuali fino al 14% della specie nel gruppo di animali che ha consumato nella dieta la maggior quantità di Zea. Gli effetti estrogenici si sono manifestati principalmente nel topo femmina. Una tendenza statisticamente significativa nell'incidenza degli adenomi pituitari è stata osservata sia in maschi (0, 9 che 14%) e di carcinomi pituitari nelle femmine (7, 5 e 31%) , valori registratisi in un maschio nel gruppo alimentato con basse dosi ed in due femmine nel gruppo alimentato con alte dosi. Sono state osservate le seguenti lesioni non-neoplastiche: infiammazione della ghiandola della prostata, atrofia testicolare, aumentata incidenza della vacuolizzazione citoplasmica epatocellulare in maschi e un'incidenza aumentata della nefropatia progressiva cronica in entrambi i sessi ad entrambe le dosi. Retinopatia e cataratta sono stati osservati nei maschi soggetti sia ad alte che a basse dosi mentre nelle femmine si è manifestata maggiormente in quelle esposte a basse-dosi. Nessun dato riguardo all’insorgenza di tumori è stato trovato nello studio (NTP. 1982). L’ International Agency for Research on Cancer (IARC. 1993) ha classificato lo Zea nella terza categoria, quella non classificabile come cancerogena per l’uomo e, nel contempo, sono stati intrapresi anche studi sulla genotossicità. In E. Coli non sono stati osservati errori nel processo riparativo del DNA e anche in cellule eucaristiche, come il lievito Saccharomyces Cerevisiae, non si sono notati effetti aberranti che invece uniti a poliploidismi cromosomici si sono verificati in cellule di ovaio del criceto cinese (Kuiper-Goodman et al., 1987) (IARC. 1993) (Ghedira-Chekir et al., 1998). Parecchie alterazioni dei parametri immunologici sono state ritrovati in animali sottoposti ad alte concentrazioni di ZEA in vitro (inibizione di proliferazione mitogeno-stimolata del linfocita, produzione aumentata di IL-2 e IL-5, (Eriksen & Alexander, 1998) (JECFA, 2000). L’effetto maggiore verificatosi in animali di tutte le specie riguarda le alterazioni del funzionamento dell’apparato riproduttivo, osservato in topi, cavie, ratti, conigli ed animali domestici. Gli studi su questo particolare effetto della micotossina sono stati numerosi e tutti realizzati utilizzando dosi differenti su animali differenti (Edwards et al., 1987). In alcuni di questi esperimenti si è potuto notare un effetto estrogenico in maiali di sesso femminile alle dosi più basse di somministrazione dello Zearalenone (Bauer et al., 1987). Per ciò che riguarda direttamente l’uomo lo Zearalenone e il suo metabolita zearalenolo sono stati ritenuti responsabili di cambiamenti pubertali precoci in bambini di giovane età nell’isola di Porto Rico fra il 1978 e il 1981 in quanto rilevato nel plasma sanguigno (Sàenz de Rodriguez. 1984) (Sàenz de Rodriguez et al., 1985) e direttamente associato a variazioni del tessuto endometriale in donne sottoposte a test specifici con adenocarcinomi endometriali e iperplasia endometriale e livelli di zearalenone abbastanza elevati nelle analisi (Tomaszewski et al, 1998).
Questo brano è tratto dalla tesi:
Fusariotossine: Tossicità alimentare ed ambientale
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Gennaro Carbone |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi della Calabria |
Facoltà: | Farmacia |
Corso: | Tossicologia dell'Ambiente |
Relatore: | Luigi Antonio Morrone |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 87 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi