Il Conflitto di Gaza nel Diritto Internazionale
La legittima difesa contro attori non statali
Negli ultimi anni sempre più spesso abbiamo assistito ad intense campagne militari attuate in risposta ad attacchi armati provenienti da attori non statali nei quali sostanzialmente non poteva considerarsi coinvolto nessuno Stato.
Gli esempi più recenti riguardano l'invasione israeliana in alcuni territori del Libano nel luglio 2006 organizzata per fermare il lancio di missili da parte di Hezbollah e l'operazione intrapresa dalla Turchia in Iraq nel febbraio 2008 per porre fine agli attacchi sferrati dal territorio iracheno da parte del Partito dei Lavoratori Curdi (il famigerato PKK), oltre naturalmente all'Operazione “Piombo Fuso” che stiamo trattando in questa sede.
In quest'ultima vicenda (nella quale, ricordiamo, Israele si è dichiarato vittima di attacchi armati da parte di Hamas e si è ritenuto pertanto in possesso del diritto di reagire in legittima difesa) l'azione difensiva d'Israele ha suscitato reazioni diverse in seno agli Stati, divisi tra coloro che hanno appoggiato la reazione armata (soprattutto Stati Uniti ed Australia), ed una maggioranza che l'ha, invece, fortemente condannata (Giordania e Malesia su tutti).
A tal proposito, prima di addentrarci nella nostra disamina, è opportuno distinguere la prassi degli Stati in tre periodi, rispettivamente quello precedente il 1989, il periodo successivo alla fine della Guerra Fredda e quello post 11 settembre 2001. Tale distinzione è utile, poiché, in ciascuno dei periodi considerati, si può constatare un diverso atteggiamento tenuto dalla generalità degli Stati nei confronti delle azioni armate giustificate in legittima difesa.
Nel primo periodo, ossia quello che va dagli anni '60 alla fine degli anni '80, gli Stati Uniti ed Israele sono stati i Paesi che hanno avanzato la tesi della legittima difesa contro attacchi terroristici, in base alla quale uno Stato che ha subito un attentato terroristico avrebbe il diritto di reagire in legittima difesa esercitando la forza armata neiconfronti dello Stato “sponsor” dei gruppi terroristici o nei confronti dello Stato che non sia in grado di controllare il proprio territorio e che indirettamente consenta così il suo utilizzo da parte di gruppi armati.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il Conflitto di Gaza nel Diritto Internazionale
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Informazioni tesi
Autore: | Eugenio Carli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Siena |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Internazionali e Diplomatiche |
Relatore: | Riccardo Pisillo Mazzeschi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 220 |
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