Punire e territorializzare. Dall'istituzione totale alla comunità.
I Provveditorati per l’Amministrazione Penitenziaria: il livello decentrato
Con la legge 1990, oltre al dipartimento vennero costituiti gli organi regionali intermedi, i Provveditorati regionali, i quali presero il posto degli Ispettorati Distrettuali (organi di vigilanza dipendenti dalle Procure Generali) a seguito del decreto legislativo n.444/1992 di attuazione dell’art. 32 della legge 395/90, incaricati di gestire e coordinare le attività dei vari servizi locali secondo gli indirizzi provenienti dal livello centrale al fine di rendere omogenea l’azione penitenziaria su tutto il territorio regionale, e di conseguenza a livello nazionale. La peculiarità dei Provveditorati sta nel fatto che essi sono organi decentrati del Dipartimento, che riproducono a livello territoriale le articolazioni centrali per facilitare lo svolgimento delle funzioni di amministrazione e gestione, secondo le specificità del luogo su cui insistono.
I Provveditorati regionali dell’amministrazione penitenziaria svolgono funzioni di coordinamento e controllo dell’esecuzione delle direttive centrali sul territorio regionale, in collaborazione con i soggetti istituzionali che sono coinvolti dalle politiche penitenziarie e dalle attività dei diversi servizi.
Secondo le previsioni del D.M. 22 Gennaio 2002, che ridefiniscono le attribuzioni dei Provveditorati, queste strutture hanno anche compiti di gestione e previsione finanziaria per l’esercizio delle funzioni durante l’arco dell’anno, al fine di rendere maggiormente rispondente alle esigenze territoriali le attività e la disponibilità economico-finanziaria. In particolare, il Provveditore Regionale, entro il termine fissato per ciascun anno dal Dipartimento (che può variare di anno in anno), trasmette allo stesso un piano di ripartizione, per l’esercizio finanziario successivo, delle spese concernenti l’esercizio dei poteri di competenza per il funzionamento del provveditorato e il funzionamento degli istituti e servizi penitenziari compresi nella circoscrizione. All’inizio dell’esercizio finanziario, il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, con proprio decreto, ripartisce tra i provveditori almeno il 50% dei fondi stanziati in bilancio. Con lo stesso decreto sono autorizzate le spese indicate nel piano. La rimanente parte dei fondi stanziati in bilancio, eccettuata quella necessaria per le spese alle quali provvede direttamente il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, è ripartita nel corso dell’esercizio finanziario con successivi decreti fra i provveditorati, anche in relazione a particolari esigenze, che non possono essere soddisfatte con i fondi in precedenza assegnati. Il provveditore, quale ordinatore primario di spesa, ripartisce i fondi assegnati tra gli istituti e servizi della circoscrizione a mezzo di aperture di credito.
Tale ripartizione costituisce autorizzazione per l’esecuzione dei programmi finanziati con i suddetti fondi. I provveditori regionali esercitano, altresì, le attribuzioni precedentemente demandate dall’ordinamento penitenziario e dalle altre norme vigenti all’ispettore distrettuale degli istituti di prevenzione e pena per adulti, ivi comprese quelle ispettive, di vigilanza e di controllo.
Attraverso l’articolazione dei propri uffici, svolgono tutte le attività di competenza delle Direzioni Generali presso il Dap, tentando di adattare i servizi e le azioni del livello operativo alle esigenze che via via emergono nella realtà quotidiana, da sempre fluttuante fra momenti di emergenza e momenti di distensione, che però negli ultimi anni sembrano velocizzarsi, a causa delle condizioni precedentemente descritte.
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Punire e territorializzare. Dall'istituzione totale alla comunità.
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Informazioni tesi
Autore: | Sara Gilioli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Perugia |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali |
Relatore: | Giancarla Cicoletti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 200 |
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