La filiazione della femminilità: di madre in figlia, uno studio psicoanalitico
La femminilità: due generazioni a confronto
Vigneri (2009), nel suo scritto “Essere donna oggi: l’attacco alla maternità”, parla di patologie del rispecchiamento materno e prende in esame l’influenza della cultura attuale nel proliferare di queste patologie prettamente femminili. Non è infatti possibile parlare di femminilità senza fare riferimento anche all’accezione socio-culturale del termine. Afferma che le lotte femministe per l’emancipazione delle donne hanno dato come esito una sorta di “paradosso storico”, in quanto, pur nell’intento di tutelare il genere femminile, costituiscono un attacco ai nuclei stessi della femminilità.
[...]
Se in alcune donne la mancata o distorta trasmissione della femminilità da parte della propria madre comporta l’incapacità, anche biologica, di divenire madri, per altre, appartenenti soprattutto alle generazioni precedenti, la maternità è stata invece l’unica esperienza accessibile.
Queste donne devono fare i conti con “immagini interne di madri vissute come castranti la sessualità” (M. T. Palladino, 2009, p. 25). Manca, in questo caso, l’autorizzazione ad avere una vita sessuale. Un’altra area critica è quella lavorativa, come se la realizzazione professionale non fosse conciliabile con le dimensioni ritenute caratterizzanti la femminilità. Tali donne si sono perciò trovate dunque di fronte a un aut-aut e spesso hanno scelto la via socialmente più accessibile in quel determinato contesto storico-culturale. Nelle giovani donne la scissione tra sessualità e maternità appare ancora più evidente.
In questo caso si assiste a una maggiore libertà sessuale, ma l’uso dei contraccettivi e la possibilità di abortire hanno in un certo senso reso più difficile l’accesso alla maternità. “Attualmente bisogna darsi il permesso di diventare madri e dirsi esplicitamente che lo si vuole diventare. Ed è un permesso che ovviamente prima di tutto devono dare gli oggetti interni” (ivi, p. 26). Spesso si assiste a una rinuncia su uno o più fronti dell’universo femminile, dovuta all’introiezione di una figura materna preedipica, onnipotente, con la quale risulta impossibile identificarsi e, soprattutto, troppo rischioso competere.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La filiazione della femminilità: di madre in figlia, uno studio psicoanalitico
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Informazioni tesi
Autore: | Katia Piccini |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia clinico-dinamica |
Relatore: | Emilia Ferruzza |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 106 |
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