Villa Malipiero-Barbarich - Restauro degli affreschi della casa rinascimentale agricola a Zelarino (Venezia)
Lodewijk Toeput: la probabile attribuzione
È forse con la maestranza di Antonio Vassillacchi detto l’Aliense, ritenuto l’esponente della tarda maniera veneziana più attrezzato e predisposto nell’uso dell’affresco su larga scala, che si giunge al nome di Lodewijk Toeput.
Fonti critiche ritengono che l’abile disinvoltura e affabilità dell’Aliense siano state trasmesse anche ai suoi seguaci, uno dei quali tappezza di innumerevoli scene affrescate le stanze nella villa dei Malipiero a Zelarino, vicino Mestre, e forse anche qualcosa del “Bellissimo palazzo dipinto” che i Malipiero possedevano un tempo a Gagnola sul canale Battaglia.
Non è dato sapere il luogo preciso che diede i natali a Toeput, forse Anversa, forse Malines, come incerta è la sua data di nascita solitamente indicata nel 1550.
A Firenze e a Roma in gioventù, passò poi per Venezia e si trasferì quindi a Treviso dove prese moglie e mutò il suo nome italianizzandolo in Pozzoserrato.
L’artista fu considerato abilissimo nel dipingere paesaggi nei quali sapeva restituire con grande maestria le “…cose lontane, soddisfacendo all’occhio con le vaghezze delle arie sparse di nuvole rance e vermiglie8”.
Il Pozzoserrato non disdegnò nemmeno di distinguersi anche nella pittura ad affresco, nelle pale d’altare, nei quadri di genere e nei ritratti. Fu probabile allievo di Maarten de Vos e, impregnato delle suggestioni derivate dalla pittura veneziana e in particolare dall’esempio di Tintoretto, riscosse un sincero apprezzamento dai contemporanei che lo porterà nei primi anni Ottanta del Cinquecento a collaborare con Dario Varotari alla decorazione di una sala di villa Priuli a Treville di Castelfranco Veneto (distrutta nel XIX secolo) e alla realizzazione degli affreschi della stanza dell’abate nel monastero di Praglia.
Stabilitosi definitivamente dal 1582 a Treviso, divenne il protagonista incontrastato dell’ambiente artistico di quella città e a lui si devono le grandi tele per la cappella dei rettori del Monte di Pietà.
Verso la fine del secolo si andò specializzando nell’approntare quadri per i collezionisti dove applicò pienamente la sua straordinaria sensibilità nella definizione del paesaggio.
Morirà tra il 1604 e il 1605.
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Villa Malipiero-Barbarich - Restauro degli affreschi della casa rinascimentale agricola a Zelarino (Venezia)
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Informazioni tesi
Autore: | Maria Marzullo |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Bari |
Facoltà: | Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali |
Corso: | Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali |
Relatore: | Francesco Adduci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 91 |
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