Skip to content

Il giurista Rutilio Rufo

L’actio Rutiliana

Prima di definire l’actio Rutiliana o azione Rutiliana non possiamo non parlare della bonorum venditio. La bonorum venditio (vendita del patrimonio) era un procedimento di esecuzione sul patrimonio di un debitore divenuto chiaramente e irreversibilmente insolvibile (il cd. “decoctor”), dissipatore, cioè, a dirla in termini moderni, (“fallito”), cui, si faceva largamente ricorso in sostituzione o in rinforzo dell’affievolito sistema civilistico dell’esecuzione personale.

Oltre coloro (vivi e morti) che avessero subito la missio in bona rei servandae causa, vi erano sottoposti: il morto o il capite minutus che non avessero lasciato eredi e il cui patrimonio non fosse stato reclamato (appunto perché passivo) dallo stato; il debitore che avesse potuto fruire del beneficio di evitare la missio in bona e l’infamia mediante la cessione “a saldo” di tutti i suoi cespiti patrimoniali attivi ai creditori (cd. cessio bonorum ex lege Iulia).

La procedura era schematicamente questa. I creditori iscritti procedevano all’elezione di un magister bonorum che era uno tra i creditori, cui erano demandati compiti di amministrazione del patrimonio debitorio sino al momento dell’esecuzione della vendita.

Egli doveva procedere alla venditio bonorum non prima che fosse trascorso un certo termine, ma è assai dubbio se potesse ricevere in questo frattempo altre iscrizioni di creditori dell’insolvente. La lex bonorum vendendorum da lui redatta doveva essere approvata dal praetor e indicava:

- i cespiti patrimoniali attivi posti in vendita, -
- i nomi dei creditori iscritti con l’importo dei loro crediti e la precisazione del loro grado,
- i termini entro i quali il bonorum emptor avrebbe dovuto soddisfare i creditori,
- le garanzie richieste al bonorum emptor in vista dell’ adempimento delle obbligazioni da lui assunte. La venditio bononorum avveniva in blocco a favore del compratore che offrisse ai creditori la più alta percentuale dei loro crediti (bonorum emptor).

Il bonorum emptor (compratore del patrimonio) acquistava sui beni a lui venduti l’in bonis habere (proprietà pretoria). Inoltre egli poteva difendersi dalle altrui aggressioni mediante un cd. interdictum possessorium di carattere restitutorio ed era considerato dal diritto successore universale del fallito.

Per l’esazione dei crediti del fallito gli erano attribuite due azioni: l’actio Serviana e l’actio Rutiliana, la prima utilizzata nei confronti dei morti la seconda invece nei confronti dei vivi. Dunque, se si trattava di un defunto, la posizione processuale del bonorum emptor prendeva corpo nell’actio Serviana la cui formula, comprensiva di una fictio hereditas gli permetteva di agire e di essere convenuto in veste di erede del debitore espropriato; viceversa, quando l’esecuzione forzata avesse coinvolto i beni di un soggetto insolvibile ma vivente, l’editto avrebbe offerto ai suoi creditori, come pure al bonorum emptor, una formula con trasposizione di soggetti (actio Rutiliana)

Egli era tenuto al pagamento nei confronti dei debitori iscritti nella lex venditionis, osservando i gradi in essa indicati e i termini da essa fissati, ma se il prezzo della vendita non era sufficiente a coprire la totalità dei crediti iscritti, il pagamento andava fatto pro portione, affinché non fosse superato l’importo del prezzo stabilito.

A loro volta i creditori iscritti potevano agire contro il bonorum emptor inadempiente, utilizzando, con gli opportuni accorgimenti, le stesse azioni Serviana e Rutiliana. Riassumendo: l’azione Rutiliana, così denominata dal nome del pretore Rutilio3 che per primo la iscrisse nel proprio editto, esperibile dal bonorum emptor, consentiva di ottenere il pagamento dei crediti vantati dal decoctor, ancora vivente, nei confronti dei propri debitori. 1

Questo brano è tratto dalla tesi:

Il giurista Rutilio Rufo

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista

Informazioni tesi

  Autore: Federica Giorlando
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2004-05
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Scienze giuridiche
  Relatore: Gloria Viarengo
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 45

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

giurista
rutilio rufo

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi