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Indice
INTRODUZIONE .................................................................................................................. 4
CAPITOLO 1 .......................................................................................................................... 7
LE MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI COME PRESUPPOSTO GIURIDICO
DELL’ATTIVITA’ DI GESTIONE DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI.
INQUADRAMENTO SISTEMATICO ED EVOLUZIONE STORICA ................................ 7
1. PRESUPPOSTI GENERALI. UN PRELIMINARE SGUARDO PENALISTICO D’INSIEME ............. 7
2. LE BASI NORMATIVE DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO PRE-CODISTICO. DALLA
CONFISCA “PENALE” EX ART. 240 DEL CODICE PENALE SINO ALLE MISURE DI PREVENZIONE
PATRIMONIALI ANTIMAFIA .......................................................................................................... 9
2.1. I presupposti e gli effetti del sequestro e della confisca di prevenzione nella l. n.
575 del 1965. Intersezioni con la legge “Rognoni-La Torre” .............................................. 16
2.2. La confisca di prevenzione. Natura giuridica controversa e inquadramento
costituzionale ......................................................................................................................... 21
2.3. La confisca di prevenzione tra la Costituzione italiana e la Convenzione europea
per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali ................................. 26
3. ULTERIORI AGGIORNAMENTI DELLA NORMATIVA ANTIMAFIA CON I C.D. “PACCHETTI
SICUREZZA” DEL BIENNIO 2008-2009 ........................................................................................ 32
4.1. L’ampliamento dei soggetti destinatari delle misure di prevenzione patrimoniali . 37
4.2. I mutamenti apportati agli istituti del sequestro e della confisca di prevenzione ... 38
4.3. Le modifiche alla confisca “allargata” inserite dalla legge n. 161/2017 ................ 40
4.4. I nuovi modelli di gestione delle aziende contaminate dalla mafia secondo la legge
n. 161/2017 ............................................................................................................................. 41
4.5. Le nuove modalità di tutela dei terzi introdotte dalla legge n. 161/2017 (cenni) .... 42
CAPITOLO 2 ........................................................................................................................ 44
QUALE RUOLO GIOCA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NEL RECUPERO DEL
PATRIMONIO SOTTRATTO ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA ......................... 44
1. LA DISCIPLINA DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA A CAVALLO
TRA IL DIRITTO PENALE E IL DIRITTO AMMINISTRATIVO ......................................................... 44
2. LA NATURA GIURIDICA DEI BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA. UN
DIBATTITO APERTO .................................................................................................................... 46
3. IL “DIRITTO AMMINISTRATIVO DELL’EMERGENZA CRIMINALE”. CARATTERISTICHE
PECULIARI DI UN SETTORE DI NUOVO CONIO ............................................................................ 55
4. PROFILI DI COSTITUZIONALITÀ DEL SISTEMA AMMINISTRATIVO DI GESTIONE E
DESTINAZIONE DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI ALLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA .... 56
5. L’AMMINISTRAZIONE DEI BENI CONFISCATI NEL PANORAMA EUROPEO. UN DELICATO
PUNTO DI EQUILIBRIO TRA TUTELA DELL’ORDINE PUBBLICO, EFFICIENZA ECONOMICA E
PROMOZIONE SOCIALE ............................................................................................................... 61
6. LA RILEVANZA ECONOMICA DEL PATRIMONIO CONFISCATO. ALCUNI DATI STATISTICI 67
7. L’EVOLUZIONE LEGISLATIVA IN MATERIA DI GESTIONE DEI BENI CONFISCATI ............. 72
7.1. La prevalenza del requisito della “destinazione sociale” con la legge n. 109 del 7
marzo 1996 ............................................................................................................................. 74
7.2. L’introduzione di ipotesi di alienazione dei beni confiscati: l’individuazione
dell’Agenzia del Demanio come autorità competente .......................................................... 80
7.3. Le proposte di riforma organica del settore: potenziare l’agenzia fiscale o creare
un organismo ad hoc? ........................................................................................................... 82
2
7.4. L’intermezzo dei “pacchetti sicurezza” del biennio 2008-2009: la polivalenza dei
fini perseguiti e il nuovo ruolo decisionale delle Prefetture ................................................. 87
7.5. La scelta di un organismo specializzato: l’istituzione dell’Agenzia nazionale per
l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità
organizzata con il d.l. n. 4 del 4 febbraio 2010 ..................................................................... 90
7.6. La revisione del sistema di amministrazione pubblica dei beni confiscati con la
legge 17 ottobre 2017, n. 161 (cenni e rinvio) ....................................................................... 92
CAPITOLO 3 ........................................................................................................................ 95
L’AGENZIA NAZIONALE PER L’AMMINISTRAZIONE E LA DESTINAZIONE DEI
BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI ALLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA .......... 95
1. L’ASSETTO ORGANIZZATIVO E DI FUNZIONAMENTO PRIMA DELLA NASCITA
DELL’AGENZIA NAZIONALE. COORDINATE DI SISTEMA ........................................................... 95
2. LA NASCITA DELL’AGENZIA NAZIONALE CON IL CODICE ANTIMAFIA DEL 2011 ............ 99
3. LA NATURA GIURIDICA DELL’AGENZIA NAZIONALE: UN INQUADRAMENTO ASSAI
DIBATTUTO ............................................................................................................................... 102
3.1. Questioni di costituzionalità dopo la riforma del Titolo V Parte II della
Costituzione: promozione delle attività economiche o tutela dell’ordine pubblico? Un
quesito controverso .............................................................................................................. 110
4. L’ORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA DELL’AGENZIA NAZIONALE ........................... 114
4.1. Gli organi e le competenze esercitate ..................................................................... 115
4.2. La struttura organizzativa: la revisione dell’articolazione territoriale con la legge
n. 161/2017 ........................................................................................................................... 126
4.3. Il personale in servizio presso l’Agenzia nazionale ............................................... 131
5. I COMPITI DELL’AGENZIA NAZIONALE: GESTIONE, DESTINAZIONE E VIGILANZA ........ 136
6. IL FUNZIONAMENTO DELL’AGENZIA NAZIONALE E L’AVVALIMENTO DEGLI UFFICI DI
ALTRE AMMINISTRAZIONI ........................................................................................................ 138
6.1. Le figure di supporto all’operato dell’Agenzia nazionale: la posizione
dell’amministratore giudiziario all’interno del sistema (cenni e rinvio) ........................... 143
7. PROFILI DI GIURISDIZIONE AMMINISTRATIVA SULLE CONTROVERSIE AVENTI AD
OGGETTO L’ATTIVITÀ ESERCITATA DALL’AGENZIA NAZIONALE .......................................... 147
CAPITOLO 4 ...................................................................................................................... 150
LA GESTIONE, LA TUTELA E LA DESTINAZIONE PUBBLICA DEI BENI
CONFISCATI FINO ALLA CONFISCA DI SECONDO GRADO ..................................... 150
1. PRELIMINARI CHIARIMENTI TERMINOLOGICI ............................................................... 150
2. L’AMBIVALENZA DELLA NOZIONE DI DESTINAZIONE DEI BENI. INTERSEZIONI
SISTEMICHE TRA IL DIRITTO PRIVATO E IL DIRITTO AMMINISTRATIVO ................................ 154
3. LA GESTIONE DEI BENI SEQUESTRATI E CONFISCATI FINO ALLA CONFISCA DI SECONDO
GRADO E IL COMPLESSO COORDINAMENTO TRA IL GIUDICE DELLA PREVENZIONE E
L’AGENZIA NAZIONALE ........................................................................................................... 161
4. L’AVVIO DEL PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE E IL SEQUESTRO DEI BENI DEL
PROPOSTO ................................................................................................................................. 163
4.1. L’amministratore giudiziario nel prisma della gestione dei beni. Nomina, compiti
e responsabilità .................................................................................................................... 165
5. LE MISURE DI PREVENZIONE PATRIMONIALI E LA GESTIONE DELLE AZIENDE ............. 170
5.1. Il sequestro dei beni aziendali ................................................................................ 171
5.2. L’amministrazione giudiziaria dei beni connessi ad attività economiche e delle
aziende 176
5.3. Il controllo giudiziario delle aziende ...................................................................... 178
6. LA TUTELA DEI TERZI NEL PROCEDIMENTO DI PREVENZIONE ...................................... 180
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6.1. I difficili rapporti con gli istituti di credito durante la gestione dei beni confiscati
187
7. LA GESTIONE DEI BENI SUCCESSIVAMENTE ALLA CONFISCA DI PRIMO GRADO ............ 190
CAPITOLO 5 ...................................................................................................................... 191
LA GESTIONE E LA DESTINAZIONE PUBBLICA DEI BENI SUCCESSIVAMENTE
ALLA CONFISCA DI SECONDO GRADO E ALLA CONFISCA DEFINITIVA ............. 191
1. I NUOVI COMPITI ASSOLTI DALL’AGENZIA NAZIONALE DOPO LA CONFISCA DI SECONDO
GRADO. IL QUADRO D’INSIEME IN QUESTA FASE INTERMEDIA ............................................... 191
2. LA DESTINAZIONE PUBBLICA DEI BENI A SEGUITO DELLA CONFISCA DEFINITIVA.
DIFFERENZE CON IL MODELLO GENERALE ............................................................................. 195
3. COME SI ATTEGGIA L’ATTIVITÀ DI DESTINAZIONE DEI BENI CONFISCATI NEL QUADRO
NORMATIVO DEL CODICE ANTIMAFIA ..................................................................................... 197
4. L’APPOSIZIONE DEI VINCOLI DI DESTINAZIONE PER LE DIVERSE TIPOLOGIE DI BENI
CONFISCATI TRA USO ISTITUZIONALE, SOCIALE ED ECONOMICO........................................... 198
4.1. Le somme di denaro e i crediti ............................................................................... 199
4.2. Gli altri beni mobili ................................................................................................ 201
4.3. La vendita dei beni immobili .................................................................................. 202
5. LA DESTINAZIONE DELLE AZIENDE IN CONFISCA E LA VARIETÀ DELLE OPZIONI
PERSEGUIBILI ........................................................................................................................... 206
5.1. La scelta se proseguire o meno l’attività imprenditoriale ..................................... 207
5.2. Le fattispecie previste dal codice antimafia: affitto, comodato, concessione, vendita
o liquidazione ....................................................................................................................... 208
5.3. Lo scorporo dei beni aziendali ............................................................................... 213
6. LA POSSIBILE APPLICAZIONE DEI PRINCIPI DELLA LEGGE N. 241 DEL 1990 AL
PROCEDIMENTO DI DESTINAZIONE DEI BENI CONFISCATI ...................................................... 214
CONCLUSIONI .................................................................................................................. 219
BIBLIOGRAFIA ................................................................................................................. 222
SITOGRAFIA ..................................................................................................................... 228