<br/><b>INTRODUZIONE</b>
<br/>
<br/><b>PARTE PRIMA</b>
<br/>
<br><b>L'integrazione delle Nuove Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (NTIC) nella pianificazione partecipata</b><br/>
<br/><b>CAPITOLO 1</b>
<br/>
<br/><b>I NUOVI PARADIGMI DISCIPLINARI DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE</b>
<br/>
1.1 La crisi della pianificazione tradizionale<br/>
1.2 La pianificazione come dottrina complessa<br/>
1.3 La sostenibilità: un nuovo paradigma integrato<br/>
1.4 La sostenibilità: lo scenario internazionale<br/>
1.5 Il ruolo delle nuove tecnologie nello scenario attuale<br/>
1.6 Nuovi metodi di governance dello sviluppo territoriale<br/>
<br/><b>CAPITOLO 2</b>
<br/>
<br/><b>LA PARTECIPAZIONE</b>
<br/>
2.1 Definizioni<br/>
2.1.1 I concetti di inclusione/esclusione<br/>
2.1.2 Le diverse modalità di approccio alla dimensione partecipata<br/>
2.2 I soggetti<br/>
2.3 Le risorse<br/>
2.4 Relazioni tra soggetti e risorse<br/>
2.5 La scala della partecipazione di Arnstein<br/>
2.5.1 La non partecipazione (Non participation)<br/>
2.5.2 Partecipazione irrisoria (Degree of Tokenism)<br/>
2.5.3 Potere ai cittadini (Degree of Citizen Power)<br/>
2.6 Alcune rivisitazioni della scala della partecipazione<br/>
2.6.1 La scala della partecipazione proposta da Ecosfera<br/>
2.6.2 La scala della partecipazione proposta da Wilcox<br/>
2.6.3 La scala della partecipazione proposta da UNDP<br/>
2.7 Dalla teoria alla pratica: i motivi della necessità della partecipazione<br/>
<br/><b>CAPITOLO 3</b>
<br/>
<br/><b>LA PIANIFICAZIONE PARTECIPATA: LA SFIDA DELLE NUOVE TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE</b>
<br/>
3.1 Approcci, metodi e tecniche<br/>
3.2 Uno schema di classificazione di metodi<br/>
3.3 La struttura di un modello partecipativo<br/>
3.4 Le nuove tecnologie e la partecipazione elettronica<br/>
3.4.1 La forma della partecipazione<br/>
3.4.2 Il contenuto della partecipazione<br/>
3.5 Le opportunità offerte dalle nuove tecnologie<br/>
3.6 Una necessaria precisazione sulle nuove tecnologie<br/>
<br/><b>CAPITOLO 4</b>
<br/>
<br/><b>APPROCCI, METODI, TECNICHE E APPLICAZIONI NELLA PIANIFICAZIONE PARTECIPATA</b>
<br/>
4.1 Metodi e tecniche per la costruzione di conoscenza<br/>
4.1.1 Raccolta di dati tramite sondaggi<br/>
4.1.2 Analisi dei dati<br/>
4.1.3 Tecniche di visualizzazione<br/>
4.1.3.1 Tecniche di visualizzazione a supporto dell'analisi dei dati<br/>
4.1.3.2 Cartografia e GIS, applicazioni Web e sviluppi 3D<br/>
4.1.4 Future Search<br/>
4.1.5 Il Visioning<br/>
4.1.6 Tecniche di mappatura del pensiero<br/>
4.1.7 Tecniche di previsione<br/>
4.2 Metodi e tecniche di invenzione<br/>
4.2.1 EASW - European Awareness Scenario Workshop<br/>
4.2.2 Plannig for Real<br/>
4.3 Metodi e tecniche di valutazione<br/>
4.3.1 Metodi ACB, MCDM, MCDA con AHP ed ELECTRE<br/>
4.3.1.1 L'Analisi Costi-Benefici (ACB)<br/>
4.3.1.2 L'abbandono del principio dell'ottimo: approcci multidimensionali di aiuto alla decisione<br/>
4.3.1.3 I metodi della scuola americana o della MultiCriteria Decision Making (MCDM) <br/>
4.3.1.4 MultiCriteria Decision Aid (MCDA): l'Analisi Gerarchica (Analytic Hierarchy Process - AHP)<br/>
4.3.1.5 MultiCriteria Decision Aid (MCDA): i metodi della scuola francese - la famiglia dei metodi ELECTRE<br/>
4.3.1.6 Decisori multipli e interessi molteplici<br/>
4.3.2 Sistemi di indicatori<br/>
4.4 Metodi e tecniche per la decisione<br/>
4.4.1 Strategic Choice<br/>
4.4.2 Decisioni e supporto decisionale<br/>
4.4.2.1 DSS - Decision Support Systems<br/>
4.4.2.2 PSS - Planning Support Systems<br/>
4.5 Metodi e tecniche per la attuazione<br/>
4.5.1 A Pattern Language<br/>
4.6 L'esigenza di disporre di un interattivo strumento per la pianificazione<br/>
4.6.1 Integrazione delle pratiche di partecipazione nei processi di pianificazione e progettazione sostenibile alle diverse scale: le tre procedure dell'approccio ''ideale''<br/>
4.6.2 L'approcio component-based nello sviluppo di un Sistema di Supporto alla Pianificazione knowledge-based (Knowledge-Based Planning Support System - KBPSS)<br/>
<br/><b>CONCLUSIONI PARTE PRIMA</b>
<br/>
<br/><b>PARTE SECONDA</b>
<br/>
<br><b>Studio di caso: regione insubrica e progetto AlpTransit</b><br/>
<br/><b>CAPITOLO 5</b>
<br/>
<br/><b>LE IMPLICAZIONI DI UN GRANDE SISTEMA INFRASTRUTTURALE SULLA REGIONE INSUBRICA</b>
<br/>
5.1 L'area in esame: il sistema regione insubrica<br/>
5.2 Le componenti della regione insubrica<br/>
5.2.1 Cantone Ticino<br/>
5.2.2 Provincia del Verbano-Cusio-Ossola<br/>
5.2.3 Provincia di Varese<br/>
5.2.4 Provincia di Como<br/>
5.3 Le caratteristiche socioeconomiche dell'area in esame<br/>
5.4 Il sistema dei trasporti<br/>
5.5 Definizione del problema<br/>
5.6 Conclusioni<br/>
<br/><b>CAPITOLO 6</b>
<br/>
<br/><b>IL PROGETTO ALPTRANSIT</b>
<br/>
6.1 Un inquadramento generale<br/>
6.2 Una politica dei trasporti orientata al futuro: l'esigenza del trasporto merci su rotaia...<br/>
6.2.1 Il potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria<br/>
6.2.1.1 La Nuova Trasversale Ferroviaria Alpina (NFTA)<br/>
6.2.1.2 Il progetto Ferrovia 2000<br/>
6.2.1.3 L'allacciamento della Svizzera orientale e occidentale alla rete europea ad alta prestazione<br/>
6.2.1.4 Il progetto di risanamento fonico lungo la rete ferroviaria esistente<br/>
6.2.2 L'imposizione di una Tassa sul Traffico Pesante Commisurata alle Prestazioni (TTPCP)<br/>
6.2.3 La riforma della ferrovia in termini prestazionali ed efficientistici<br/>
6.3 L'inserimento nel contesto europeo<br/>
6.4 Un collegamento vitale<br/>
6.5 Conclusioni<br/>
<br/><b>CAPITOLO 7 </b>
<br/>
<br/><b>IL SISTEMA IN ESAME: PROGETTI, OPERE, INFRASTRUTTURE E POLITICHE</b>
<br/>
7.1 Le Gallerie di Base del progetto AlpTransit<br/>
7.1.1 La Galleria di Base del San Gottardo<br/>
7.1.2 La Galleria di Base del Lötschberg<br/>
7.1.3 Le Gallerie di Base dello Zimmerberg e del Monte Ceneri<br/>
7.2 Completamento della linea ferroviaria Lugano - Mendrisio - Varese tramite la realizzazione della tratta Stabio - Arcisate<br/>
7.3 Quadruplicamento della linea ferroviaria Chiasso - Monza<br/>
7.4 Il potenziamento della linea Laveno - Luino - Bellinzona<br/>
7.5 Il ruolo dei centri merci nella logistica transalpina<br/>
7.5.1 Interporto di Novara<br/>
7.5.2 Terminal imtermodale Hupac di Busto Arsizio e suo ampliamento in Gallarate..<br/>
7.5.3 Centro intermodale/polo logistico integrato di Como<br/>
7.6 Secondo tunnel autostradale del San Gottardo e sua apertura notturna<br/>
7.7 Misure supplementari per la riduzione di CO2 in Svizzera<br/>
7.8 Un importante fattore esogeno legato all'area in esame: il boom dei porti italiani.....<br/>
7.9 Conclusioni<br/>
<br/><b>CONCLUSIONI PARTE SECONDA</b>
<br/>
<br/><b>PARTE TERZA</b>
<br/>
<br><b>Studio di caso: applicazione di un metodo di Foresight</b><br/>
<br/><b>CAPITOLO 8</b>
<br/>
<br/><b>CROSS IMPACT ANALYSIS PER LA COSTRUZIONE DI SCENARI FUTURI</b>
<br/>
8.1 La Cross Impact Analysis<br/>
8.1.1 Storia del metodo<br/>
8.1.2 Descrizione del metodo<br/>
8.1.3 Pregi e difetti del metodo<br/>
8.1.4 Esempi di applicazione del metodo<br/>
8.2 Il software La Macchina del Tempo<br/>
8.2.1 Il modello proposto dal software<br/>
8.2.2 Le caratteristiche del software<br/>
8.2.2.1 La simulazione<br/>
8.2.2.2 I risultati<br/>
8.2.2.3 Una interessante funzionalità: la determinazione automatica di strategie ottimali<br/>
<br/><b>CAPITOLO 9</b>
<br/>
<br/><b>RETI BAYESIANE E CROSS IMPACT ANALYSIS</b>
<br/>
9.1 Le reti bayesiane<br/>
9.1.1 Storia e descrizione del metodo<br/>
9.1.2 Pregi e difetti del metodo<br/>
9.1.3 Esempi di applicazione del metodo<br/>
9.2 Reti bayesiane e Cross Impact Analysis: analogie e differenze<br/>
9.2.1 Differenti origini storiche<br/>
9.2.2 Presenza di training set o assenza di dati<br/>
9.2.3 Grafi e tabelle<br/>
9.2.4 Formalismi matematici<br/>
9.3 Conclusioni<br/>
<br/><b>CAPITOLO 10</b>
<br/>
<br/><b>IL CASO OGGETTO DI STUDIO: LA COSTRUZIONE DEL MODELLO DI CROSS IMPACT</b>
<br/>
10.1 Il modello preliminare<br/>
10.1.1 Le sotto-aree di studio individuate per il caso in esame<br/>
10.1.1.1 L'area Sempione - Domodossola - Novara<br/>
10.1.1.2 L'area Luino - Laveno<br/>
10.1.1.3 L'area Varese - Busto Arsizio<br/>
10.1.1.4 L'area Canton Ticino - Nord delle Alpi<br/>
10.1.1.5 L'area Como - Monza - Milano<br/>
10.1.2 Le entità del modello<br/>
10.1.2.1 Eventi<br/>
10.1.2.2 Azioni<br/>
10.1.2.3 Imprevisti<br/>
10.2 La raccolta dei dati per la validazione del modello: una procedura partecipata<br/>
10.2.1 Il processo di acquisizione dell'informazione<br/>
10.2.1.1 La Fase 1: l'identificazione delle probabilità iniziali degli eventi<br/>
10.2.1.2 La Fase 2: la definizione dei cross impact relativi alle singole sotto-aree <br/>
10.2.1.3 La Fase 3: la definizione dei cross impact definitivi e la validazione finale del modello<br/>
10.2.2 Conclusioni<br/>
10.3 Il modello definitivo<br/>
10.3.1 Le entità del modello definitivo<br/>
10.3.2 Eventi<br/>
10.3.3 Azioni<br/>
10.3.4 Imprevisti<br/>
10.4 Conclusioni<br/>
<br/><b>CAPITOLO 11</b>
<br/>
<br/><b>IL CASO OGGETTO DI STUDIO: LA CREAZIONE DI SCENARI FUTURI</b>
<br/>
11.1 Le strategie implementate<br/>
11.2 Gli scenari ottenuti<br/>
11.3 Analisi degli scenari ottenuti: considerazioni rilevanti<br/>
11.4 Conclusioni<br/>
<br/><b>CAPITOLO 12</b>
<br/>
<br/><b>UNA APPLICAZIONE PARTECIPATIVA CON L'USO DI IHMC CMAPTOOLS</b>
<br/>
12.1 Le mappe concettuali<br/>
12.1.1 Storia della tecnica<br/>
12.1.2 Descrizione della tecnica<br/>
12.1.3 Pregi e difetti della tecnica<br/>
12.1.4 Esempi di applicazione della tecnica<br/>
12.2 IHMC CmapTools<br/>
12.2.1 Il CmapTools program<br/>
12.2.2 I server e le possibilità di condivisione e collaborazione<br/>
12.2.3 La struttura a rete di CmapTools<br/>
12.2.4 Possibilità di uso del software<br/>
<br/><b>CAPITOLO 13</b>
<br/>
<br/><b>UN MODELLO DI CONOSCENZA PER LA PARTECIPAZIONE A DISTANZA</b>
<br/>
13.1 Una rete di concetti dinamica: AlpTransit2016<br/>
13.1.1 La mappa radice<br/>
13.1.2 Il sistema di mappe e risorse<br/>
13.1.3 I vantaggi dell'uso del Modello di Conoscenza nello studio eseguito<br/>
13.2 L'integrazione con un sito Web<br/>
13.2.1 Le motivazioni della scelta<br/>
13.2.2 Le caratteristiche del sito Internet<br/>
13.3 L'utilizzo combinato di CmapTools con La Macchina del Tempo<br/>
13.3.1 La costruzione interattiva di mappe<br/>
13.3.2 Le potenzialità offerte dall'accoppiamento dei due strumenti<br/>
<br/><b>CONCLUSIONI PARTE TERZA</b>
<br/>
<br/><b>CONCLUSIONI</b>
<br/>
<br/><b>BIBLIOGRAFIA</b>
<br/>
<br/><b>ALLEGATI</b>
<br/>
<br/><b>ALLEGATO 1 </b>
<br/>
<br/><b>IL METODO DELPHI</b>
<br/>
A1.1 Storia del metodo<br/>
A1.2 Descrizione del metodo<br/>
A1.3 Pregi e difetti del metodo<br/>
A1.4 Esempi di applicazione del metodo<br/>
<br/><b>ALLEGATO 2</b>
<br/>
<br><b>TABELLA DELLE PROBABILITÀ INIZIALI E MATRICI DELLE RELAZIONI - MODELLO MdT</b><br/>
<br/><b>ALLEGATO 3</b>
<br/>
<br><b>16936-02.zip</b><br/>