Sistema Accusatorio ed Impugnazioni

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L‟idea di un esplicito inserimento dei principi del giusto processo 
all‟interno del nostro ordinamento iniziò a farsi strada del 1993.
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 La 
necessità fu amplificata dalla polemica sorta intorno all‟art. 513 c. p. p. e 
sulle modifiche a questo apportate dalle Corte costituzionale e dal 
legislatore; tale articolo si occupava della lettura delle dichiarazioni rese 
dall‟imputato nel corso delle indagini preliminari o nell‟udienza 
preliminare e venne interpretato in chiave di non dispersione delle fonti 
di prova.
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Quando fu istituita la Commissione bicamerale (Commissione 
“D‟Alema”), attraverso la l. cost. n. 1 del 1997, gli intenti erano quelli di 
attuare una piena riforma della seconda parte della Costituzione.
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  Tra 
le innovazioni che la commissione aveva intenzione di apportare, una 
riguardava in modo diretto il tema delle impugnazioni: l‟ art. 131, 
secondo comma, prog. rev. cost.
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. Tale articolo avrebbe comportato 
una notevole modifica al sistema delle impugnazioni introducendo due 
principi nuovi: veniva meno l‟obbligatorietà, allora prevista dall‟art. 111, 
secondo comma. Cost., per tutte le sentenze del ricorso per cassazione 
per violazione di legge; in ogni caso veniva sancita la garanzia del 
doppio grado di giudizio senza far riferimento allo specifico strumento 
                                           
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 Corte cost., sent. n. 111 del 1993, in Giur. cost., 1993, p. 915. 
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 COMOGLIO, L. P., Etica e tecnica del “giusto processo”, Torino, 2004, p. 44; GREVI, V., 
Spunti problematici sul nuovo modello costituzionale di “giusto processo” penale ( tra “ragionevole 
durata”, diritti dell’imputato e garanzie del contraddittorio), in Pol. dir., 2000, p. 424. 
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 AZZARITI, G., Considerazioni inattuali sui modi e sui limiti della riforma costituzionale, 
in Pol. dir., 1998, p. 79 in chiave critica rispetto alla separazione tra prima e seconda parte della 
Costituzione;AA. VV., La riforma costituzionale nel progetto della Commissione Bicamerale, in Dir. 
pub., 1997, fasc. 3 contenente un‟ampia analisi della riforma. 
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 “Contro le sentenze è ammesso il ricorso in cassazione nei casi previsti dalla legge, che 
assicura comunque un doppio grado di giudizio. Contro i provvedimenti sulla libertà personale, 
pronunciati dagli organi giurisdizionali, è sempre ammesso ricorso in cassazione per violazione di 
legge. Si può derogare a tale norma soltanto per le sentenze militari”; Progetto di legge costituzionale 
Revisione della parte seconde della Costituzione presentato dalla Commissione bicamerale alla 
Presidenza della Camera dei deputati e alla Presidenza del Senato della Repubblica il 4/11/97, in Dir. 
pub., 1997, fasc. 3, p. 923.