La tutela della genitorialità

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Nella proposta del 18 dicembre 2003, il Parlamento stesso chiese 
"insistentemente agli Stati Membri di facilitare l'accesso al congedo pa-
rentale retribuito con una parte non trasferibile rispettando l'autonomia di 
scelta dei genitori, facilitando, altresì, l'accesso ad altre forme di aspetta-
tiva di lunga durata soprattutto le interruzioni di carriera, nonché quelle 
speciali di breve durata (congedo di allattamento, congedo per malattia 
di un membro della famiglia) e prevedendo una certa elasticità nell'orga-
nizzazione delle ferie, al fine di facilitare il ritorno all'occupazione delle 
persone che intendono reinserirsi". Nel 2006, la Commissione, nella sua 
Comunicazione al Consiglio, ha stabilito la sua tabella di marcia per la 
parità tra donne e uomini 2006-2010, in cui è stato definito l'ambito prio-
ritario dell'azione: la necessità di migliorare le politiche di conciliazione 
tra lavoro e vita familiare per donne e uomini. La Commissione ha, ulte-
riormente, fatto notare come i servizi e le strutture si adattano troppo len-
tamente al fatto che sia le donne che gli uomini lavorano e che pochi 
uomini usufruiscono del congedo parentale o lavorano a tempo parziale 
(7,4% rispetto al 32,6% delle donne), dal momento che le donne restano, 
in ogni caso, i soggetti maggiormente responsabili dell'assistenza ai figli 
e alle altre persone a carico. La Commissione, quindi, ha anche incorag-
giato gli uomini ad assumersi le proprie responsabilità familiari, attraver-
so incentivi diretti alla fruizione di congedi parentali. 
1.5.2 Un confronto tra la Direttiva 2010/18/Ue e la Direttiva 96/34/Ce 
Prima di tutto, occorre dire che entrambe le Direttive attuano l'ac-
cordo quadro concluso tra le organizzazioni interprofessionali a carattere 
generale, Unice, Ceep, e Ces, mentre per la Direttiva 2010/18/Ue è stato 
concluso dalle organizzazioni europee interprofessionali delle parti so-
ciali, Businesseurope (la nuova denominazione della Unice), Ueapme, 
Cee e Ces. Come si può notare, la prima novità riguarda la partecipazio-
ne alla negoziazione e firma dell'accordo dell'Ueapme (Unione Europea 
dell'artigianato e delle piccole medie imprese). La Businesseurope è l'or-
ganizzazione dei datori di lavoro più rappresentativa dell'Unione Euro-
pea ed i suoi membri sono presenti in tutti gli Stati Membri, coprendo 
tutti i settori industriali e tutte le categorie di imprese; il Ceep rap-
presenta la maggior parte degli Stati Membri, le imprese a partecipazione 
pubblica o le imprese di interesse economico generale; della Ces fanno