La Corporate Governance nelle imprese venture backed in Italia: alcune evidenze empiriche

Capitolo Primo 
 
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Al consiglio di amministrazione si applicano in quanto compatibili le 
disposizioni dettate per gli amministratori nel sistema tradizionale. I componenti 
del comitato per il controllo sulla gestione, che svolge funzioni sostanzialmente 
coincidenti con quelle del collegio sindacale, sono nominati dallo stesso consiglio 
di amministrazione fra i suoi consiglieri e lo stesso ne determina il numero.  
In generale i modelli organizzativi prefigurati dal legislatore sono modelli 
che privilegiano le esigenze di efficienza produttiva dell’impresa per gli ampi 
poteri gestori che sono riconosciuti agli amministratori in quanto essi possono 
compiere tutti gli atti che rientrano nell’oggetto sociale. E’ così assicurata 
l’adozione di decisioni competenti e tempestive, sottratte alla lungaggini del 
dibattito assembleare.  
 
 
1.2.2. L’idoneità dei modelli di amministrazione e controllo a disciplinare il 
rapporto tra venture capitalist e proprietà di controllo. 
 
Alla luce della versione attuale dei tre sistemi, è possibile individuare 
distinzioni concrete sui sistemi di nomina, sui piani della ripartizione delle 
competenze nell’ambito dell’organizzazione corporativa e dell’intensità, nonché 
incisività, della funzione di controllo. 
Sotto il primo profilo, è il modello dualistico a caratterizzarsi in modo più 
deciso, anche perché le sue peculiarità travalicano i confini dell’allocazione di 
doveri, poteri e competenze tra organi di amministrazione e controllo, 
coinvolgendo anche, ed in modo particolarmente significativo, l’assemblea.  
Nel sistema dualistico, infatti, si assiste ad una drastica e non derogabile 
limitazione delle competenze dell’assemblea, assorbite in larga misura dal 
consiglio di sorveglianza. E non si tratta di competenze residuali, investendo i 
momenti centrali della nomina e della revoca dei gestori, nonché 
dell’approvazione del bilancio.