Destalinizzazione e autonomia socialista nelle pagine de "L'Espresso" (1956-1958)
Con il presente lavoro si è cercato di analizzare le conseguenze che, a partire dal 1956, il complesso processo di destalinizzazione ha avuto sulla politica italiana. L’osservatorio utilizzato è stato “L’Espresso”, un settimanale che ha rappresentato sul finire degli anni Cinquanta un punto di riferimento per la sinistra democratica italiana. Esaminando gli articoli pubblicati a partire dai primi mesi del 1956 si è notato come il settimanale di Benedetti e Scalfari avesse fin dall’inizio intuito la grande portata innovativa del processo di destalinizzazione inaugurato con il XX Congresso del PCUS, tanto che fu il primo giornale a pubblicare integralmente il testo del discorso segreto pronunciato da Kruscev in tale occasione. I cambiamenti che si produssero nel ’56 coinvolsero infatti anche i partiti politici italiani: la rivelazione dei crimini di Stalin prima, e le rivolte dell’Est europeo poi, accelerarono notevolmente il processo di sganciamento del Psi da un Pci settario e ancora fortemente legato alla politica sovietica, aprendo la strada al governo di centro-sinistra dei primi anni Sessanta.
Attraverso la lettura degli articoli pubblicati dal ’56 al ’58 sull’“Espresso” si è tentato di ricostruire il contributo politico-culturale fornito dal settimanale durante la difficile fase di transizione dal centrismo al centro-sinistra nel preparare l’opinione pubblica italiana all’avvento di tale formula politica. Esso, infatti, si schierò con la corrente autonomista del Psi di Nenni e Lombardi a favore della riunificazione dei due partiti socialisti (Psi e Psdi), fornendo a tale corrente un’importante cassa di risonanza per il proprio progetto, e incoraggiò il passaggio nelle file del Psi dei molti comunisti che avevano lasciato il partito, delusi dagli avvenimenti del ’56. In questi anni un ulteriore motivo ricorrente sulle pagine dell’“Espresso” fu l’invito rivolto ai socialisti a creare, insieme alle formazioni minori della sinistra democratica, in primo luogo radicali e repubblicani, un grande schieramento laico che, se anche non fosse riuscito a porsi come alternativa alla Dc, avrebbe almeno potuto condizionare positivamente il suo operato, accelerando la crisi di progettualità politica che il partito cattolico stava attraversando.
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Informazioni tesi
Autore: | Silvia Tambellini |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2002-03 |
Università: | Università degli Studi di Pisa |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze Politiche |
Relatore: | Romano Paolo Coppini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 164 |
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