Il ruolo dell'organo di revisione negli enti locali
Il nuovo ruolo assunto dalla figura del revisore degli enti locali, in virtù della legge 142/90 e del D.Lgs.n.77/95, si propone come una sorta di verifica e controllo sulla spesa degli enti locali, finalizzati alla efficiente allocazione delle risorse finanziarie.
La normativa vuole sottolineare la netta separazione fra ruolo tecnico e ruolo politico, quale premessa indispensabile ai fini della necessaria individuazione delle responsabilità da accertarsi anche attraverso il controllo economico .
Ma affinché tale controllo economico risulti efficientemente svolto è necessario che si realizzino le seguenti condizioni :
· l’affermarsi negli enti locali di una cultura di tipo aziendale;
· l’esistenza di principi contabili e di principi di revisione;
· la piena professionalità dei revisori;
· la fissazione di compensi adeguati per i revisori.
L’introduzione del Collegio dei revisori negli enti locali deve essere comunque accompagnata da una corretta predisposizione dell’ente e dei politici che vi fanno capo. Infatti tale controllo non deve essere esclusivamente di tipo giuridico-amministrativo, basato su adempimenti prettamente burocratici, ma inteso in termini di collaborazione e assistenza.
La nuova cultura cui deve ispirarsi l’ente locale, secondo quanto disposto dalla vigente normativa, presuppone quindi un migliore utilizzo delle risorse pubbliche per il raggiungimento di fini sociali, attraverso criteri di efficienza, produttività ed efficacia, in sintesi di economicità.
La seconda condizione comporta lo sviluppo di un’adeguata professionalità dei revisori, valorizzata da attività di formazione e di approfondimento, non solo giuridico ma soprattutto di tipo economico-finanziario.
Il revisore locale è chiamato a svolgere diversi compiti, per cui la sua preparazione deve essere tale da poter intervenire tempestivamente nell’attività gestionale.
I campi di applicazione pertinenti l’attività dell’organo di revisione economico-finanziaria vanno individuati nelle seguenti dimensioni:
a) di garanzia e/o di legalità, che necessita una preparazione di tipo giuridico, basata sulla contabilità finanziaria;
b) di controllo economico, che richiede una notevole professionalità di tipo economico-aziendale;
c) di collaborazione con il consiglio comunale, in riferimento agli aspetti economici dell’attività dell’ente, nell’ambito della sua funzione di indirizzo e controllo.
Le recenti disposizioni normative dimostrano, peraltro, quanto il Legislatore ritenga importante il tema dei controlli economici all’interno della nuova cultura aziendale degli enti locali. I revisori rappresentano in quest’ambito gli attori fondamentali, gli agenti propositivi della nuova “aziendalità” dell’ente pubblico, finalizzati all’ottima combinazione dei fattori produttivi.
Risulta necessario precisare che l’attività dell’ente si esplica attraverso la definizione di appositi programmi approvati “a monte” dall’organo politico per cui una volta delineato il programma, si può procedere al controllo e monitoraggio dell’azione amministrativa.
Da ciò si deduce che, mentre nelle aziende private la programmazione risulta opportuna, in quelle pubbliche tale programmazione è prioritaria: non esiste possibilità di verifica, se non esiste un’azione pianificatrice condotta razionalmente da parte dell’ente.
Il controllo economico, ai sensi della L.n.142/90, art.57, viene precisato per quanto riguarda la relazione del Collegio dei revisori al conto consuntivo, esponendo, per quanto possibile, formulazioni critiche ma anche propositive che tendono a perseguire principi di efficienza e produttività della gestione.
Questa norma si ricollega inoltre alla relazione che deve redigere la giunta comunale o provinciale, prevista dall’art.55 della medesima legge, in riferimento alla analisi sui costi. Vi è poi un ulteriore collegamento all’art.51, dove viene prevista che l’organizzazione comunale, anche attraverso i propri servizi e la propria struttura del personale, deve essere uniformata ai criteri della funzionalità e dell’economicità.
In sintesi, il Collegio dei revisori dovrà verificare l’esistenza di programmi di breve e medio/lungo periodo, che i comportamenti siano aderenti ai programmi e che nella relazione consuntiva i risultati dell’ente siano specificatamente motivati, sotto il profilo del raggiungimento degli obiettivi definiti a monte.
In caso contrario, il Collegio, attraverso la propria relazione annuale, dovrà sottolineare, negli aspetti metodologici e procedurali, quali siano le carenze e come queste possano essere superate.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Marianna Guadagno |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Salerno |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia delle Amministraz. Pub. e delle Istituz. Internaz. |
Relatore: | Aurelio Tommasetti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 111 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
I nuclei di valutazione negli enti locali
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi