Arrendamenti, infeudazioni e stabilimenti del Regno di Sardegna nel registro BD3 dell'Archivio di Stato di Cagliari
Il registro BD3, oggetto di trascrizione e regestazione della presente tesi, si trova custodito presso l’Archivio di Stato di Cagliari ed appartiene al fondo archivistico Antico Archivio Regio, serie Arrendamenti, infeudazioni e stabilimenti. Questa serie è costituita complessivamente da 35 registri, relativi al periodo 1414-1717, riguardanti l’amministrazione patrimoniale gestita dal procuratore reale il quale, in seguito ad una carta reale datata 1° giugno 1413, prese il posto dell’amministratore generale.
L’istituzione della Procurazione reale voluta dal re Ferdinando I d’Aragona già sperimentata a Maiorca, Cerdagna e Rossiglione, ebbe Guglielmo Zatria come primo procuratore reale del Regno di Sardegna il quale giunse a Cagliari il 30 settembre 1413. La creazione di quest’ufficio nonostante le prime proteste da parte dei viceré e dei loro vicari nonché dei feudatari, si rivelò un provvedimento corretto per la tutela del patrimonio regio in Sardegna, tanto che né Ferdinando I né altri suoi successori ne decretarono l’abolizione. In breve tempo quest’ufficio divenne uno dei cardini amministrativi dell’isola, nel periodo aragonese, e fu abolito nel maggio 1720 dai Savoia a seguito della creazione dell’Intendenza generale sarda. Il procuratore veniva nominato dal re con incarico vitalizio, esercitava funzioni giudiziarie e politiche ed era presidente del tribunale del regio patrimonio, da lui dipendevano la direzione degli uffici patrimoniali, il controllo dei libri contabili, i funzionari minori come i doganieri e i salinieri, incaricati dell’amministrazione delle rendite. Proprio queste ultime costituivano, come si desume dai documenti del registro, le entrate maggiori dell’amministrazione generale il cui ricavato era utilizzato per far fronte alle spese ordinarie e straordinarie si occupava degli interessi del fisco, delle rendite e dei diritti reali, rilasciava concessioni feudali, licenze di esportazioni cerealicole e stipulava contratti di arrendamento.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Giulia Pietrina Maria Mura |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2000-01 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere |
Relatore: | Francesco Cesare Casula |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 343 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Nuove applicazioni telematiche per lo studio della storia medievale. Tra ricerca, didattica e divulgazione.
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi