Il metodo geostatistico applicato in ambito geotecnico

Lo scopo di questa tesi è dimostrare come l’utilizzo del modello geostatistico possa essere applicato con rigore anche alle variabili di interesse geotecnico, coadiuvando il progettista nella definizione di un modello geotecnico del terreno con cui andrà ad interagire l’opera da realizzare, ancora più dettagliato rispetto a quanto sia possibile con le metodologie normalmente utilizzate.
In particolare si vuole dimostrare come la manipolazione con tecniche geostatistiche dei dati campionati possa essere eseguita dai progettisti in modo consapevole avendo a disposizione delle metodologie che oltre a permettere di stimarne i valori in posizioni non indagate permettano di associarvi il livello di incertezza della previsione attraverso la stima degli errori commessi durante il processo di interpolazione spaziale. Caratteristica questa che rende il metodo geostatistico robusto e di facile applicazione anche in presenza di scarsità di valori campionati ed in funzione del livello di accuratezza accettato.
Per arrivare a dimostrare quanto affermato, si prenderanno in esame due studi che si sono occupati di stabilità di pendii con metodologie geostatistiche differenti ma soprattutto che hanno indagato i parametri geotecnici scelti come rappresentativi per il proprio studio a scala notevolmente diversa, uno ha indagato a livello locale un fenomeno franoso realmente occorso l’altro si è occupato di ricostruire il loro andamento spaziale su scala vasta, ottenendo entrambi dei risultati statisticamente accettabili a dimostrazione che la manipolazione geostatistica dei parametri geotecnici può essere utilizzata a qualsiasi scala per la ricostruzione della variabilità spaziale del modello geotecnico rappresentativo del sottosuolo.