Cos'è la felicità?

"Che cos'è la felicità? è una domanda che nonostante i numerosi tentativi di risposta da parte dell'uomo nel corso della sua storia si rivela ancora molto attuale. In un contesto come il nostro dove siamo circondati da sofferenza, pandemie, guerre e crisi diventa ancora più essenziale porre attenzione al benessere psicologico, alle emozioni positive e alla soddisfazione per la vita, costrutti spesso utilizzati intercambiabilmente con quello di "felicità" nella lettura scientifica.
Nella società occidentali gli individui sono però più inclini a porsi una domanda di questo tipo: "Come posso raggiungere la felicità?". In questa questione si esplica la diffusa mentalità che la felicità sia qualcosa da raggiungere, da trovare. Così la vita diventa un susseguirsi di obiettivi alla ricerca di quella fugace e temporanea emozione che rimandiamo costantemente a un momento successivo poiché di fatto a ogni desiderio segue un altro. Le emozioni positive non vengono provate solamente al raggiungimento di qualcosa, spesso non correlano neppure con condizioni di vita migliori e questo perché la felicità non è circoscrivibile a uno scopo, ma è un modo di essere. Essa è connessa al rapporto che abbiamo con noi stessi, a cosa facciamo, a con chi siamo, a come viviamo e a cosa pensiamo. Si può essere felici in qualsiasi momento senza dover ottenere qualcosa, senza legare noi stessi a un desiderio in particolare, come disse la poetessa Alice Christiana Meynell "la felicità non è una questione di avvenimenti; essa dipende dalle onde della
mente". È proprio questo alone di non conoscenza a rendere particolarmente interessante comprendere cosa sia la felicità partendo proprio dalle aree cerebrali che si attivano quando i soggetti si descrivono felici. Capendo quali regioni e circuiti hanno un ruolo in questa emozione si potrebbe anche giungere alla consapevolezza di come indurla.