Un'euristica della persuasione: il principio della riprova sociale
Al giorno d'oggi siamo costantemente bombardati da messaggi che tentano in ogni modo di persuaderci. Molte delle comunicazioni che riceviamo durante la giornata cercano di cambiare le nostre opinioni e i nostri atteggiamenti, ma soprattutto hanno l'obiettivo di dirigere il nostro comportamento verso una specifica azione: comprare un determinato prodotto, votare quel candidato, usufruire di qualche servizio, fare una donazione.
Importante è l'influenza esercitata dai mass media. Essi diffondono modelli di comportamento all'interno delle canzoni, dei film o in altri spettacoli, che non avendo finalità esplicitamente persuasive risultano più credibili agli occhi del pubblico.
Alla base della persuasione vi sono sei principi fondamentali, a ognuno dei quali corrisponderebbe un'euristica, una “scorciatoia”, in grado di attivare il nostro comportamento automatico e indurci a dire di sì senza prima riflettere.
Secondo il principio della riprova sociale "uno dei mezzi che usiamo per decidere che cos'è giusto è cercar di scoprire che cosa gli altri considerano giusto" e più grande è il numero di persone che compiono una determinata azione, più saremo portati a credere che si tratti di un'azione corretta.
Ma non sono soltanto i comportamenti meritevoli a essere influenzati dagli altri.
Problemi sociali possono sorgere quando l'informazione che proviene dagli altri è in contrasto con una determinata norma.
La riprova sociale non riguarda soltanto aspetti marginali della vita quotidiana, ma coinvolge anche fenomeni ben più complessi che è giusto conoscere.
L'influenza dei mass media coinvolge vari aspetti dell'individuo. La rappresentazione della violenza può essere un'occasione per prendere le distanze dalla vera violenza, ma può anche rafforzare, incoraggiare e giustificare una mentalità aggressiva.
La televisione si può considerare oggi uno dei più importanti narratori di storie e ha la capacità di raggiungere un gran numero di destinatari. La violenza narrata si intreccia con la violenza agita e assolve una funzione persuasiva.
Di solito le persone tendono a imitare il comportamento di coloro che vedono e ammirano in televisione. Questa tendenza all'imitazione, anche se non manca in certi casi di favorire comportamenti pro-sociali, può produrre effetti distruttivi sia per la persona che per gli altri.
I film di azione e di violenza se da un lato possono confinare i desideri distruttivi nel mondo dell'immaginazione e della fantasia, dall'altro possono favorire fenomeni di bullismo e di imitazione.
Uno dei casi poi in cui si verifica maggiormente il principio di riprova sociale riguarda le condizioni di incertezza. Quando ci si trova in una situazione ambigua è naturale guardare al comportamento degli altri per decidere cosa fare. Facendo ciò però, non consideriamo la possibilità che anche gli altri si stiano guardando intorno alla ricerca di una qualche riprova sociale. E` a questo punto che scatta il fenomeno dell' “ignoranza collettiva”.
Tale concetto può essere usato per spiegare un altro fenomeno, detto “bystander effect”: esso si riferisce ai casi in cui gli individui non offrono alcun aiuto ad una persona in difficoltà, in una situazione d'emergenza, quando sono presenti anche altre persone.
Infine, un altro fenomeno rilevante che è necessario sottolineare è quello dei suicidi per imitazione.
Questo preoccupante fenomeno di emulazione non si verifica soltanto nei confronti di personaggi dello spettacolo, ma anche imitando il gesto di persone comuni.
Le persone agiscono quindi in base al principio della riprova sociale, pensando che quest'atto estremo possa essere la soluzione giusta, così come lo è stata per qualcun altro simile a loro o che rappresentava un modello, con cui potevano facilmente identificarsi.
La riprova sociale può essere usata anche per meglio spiegare alcuni suicidi di massa avvenuti nella nostra epoca.
In conclusione le persone sono poco consapevoli delle influenze che subiscono. Siamo inoltre portati a credere che gli altri siano più vulnerabili di noi ai messaggi persuasivi.
In realtà nessuno di noi ne è immune: noi tutti possiamo essere fonte o bersaglio di persuasione.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Nicole Franzoni |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Verona |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Massimo Martini |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 49 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Persuasione e manipolazione nel contesto comunicativo
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi