Normativa nazionale e comunitaria in materia di logistica della distribuzione urbana, con particolare riferimento ai prodotti farmaceutici
Da circa un paio di decenni si assiste in Italia ad un dinamico processo evolutivo nel settore dei trasporti; fino agli anni Settanta, infatti, il trasporto era considerato dal mondo dell’industria esclusivamente come soluzione alla necessità di spostamento di prodotti tra luoghi diversi, e ciò faceva sì che la preoccupazione maggiore, per gli operatori del settore, riguardasse l’incidenza dei costi piuttosto che la qualità del servizio. Oggi, invece, a fronte di un aumento quantitativo e qualitativo dei bisogni dei consumatori, alla crescente ed inarrestabile internazionalizzazione della produzione e dei consumi, all’aumento della complessità ambientale ed al rapido sviluppo tecnologico, il trasporto per l’industria costituisce un nuovo modo di intendere le attività produttive, che sempre più richiede decisioni appropriate e tempestive.
L’evoluzione e l’innovazione dei trasporti hanno inciso in modo determinante sulla storia della civiltà: più si sviluppavano i trasporti, più si riducevano le distanze e di conseguenza aumentavano i rapporti e le interdipendenze tra i popoli, incrementandosi così i traffici e gli scambi.
Anche oggi il trasporto continua a rappresentare una variabile cruciale per la competitività di qualunque nazione, così come di qualunque azienda. L’attività di trasporto, infatti, permette non solo di assicurare il coordinamento tra le diverse funzioni organizzative dell’azienda, assumendo quindi una importante funzione di gestione “interna” della lavorazione, ma rappresenta anche lo strumento per distribuire i prodotti finiti alla collettività di utenti.
La presenza di un sistema di trasporti sicuro, affidabile ed efficiente rappresenta una condizione necessaria per il buon funzionamento di tutto il sistema economico. Infatti, quello del trasporto è un settore trasversale che condiziona il funzionamento delle aziende, della Pubblica Amministrazione e di qualunque operatore economico. Ciò è dimostrato anche dal fatto che le inefficienze ed i disservizi nel trasporto si riflettono indirettamente su tutti i fruitori degli stessi, con ciò gravando su costi e prestazioni dei beni e dei servizi prodotti. Al contrario un sistema di trasporti efficiente rappresenta una variabile ambientale importante, che influenza la localizzazione di nuove imprese e favorisce gli investimenti produttivi.
Limitatamente ai fini del presente studio, si nota come la gestione del trasporto rappresenti un’area aziendale particolarmente importante per due ordini di motivi: da un lato, infatti, essa contribuisce alla creazione del valore aggiunto dell’impresa, mentre, dall’altro, costituisce una voce di costo che incide notevolmente sul conto economico aziendale.
All’interno delle imprese, però, gli addetti alla gestione ed all’organizzazione dell’attività di trasporto hanno normalmente ricoperto posizioni cui era attribuita una rilevanza puramente operativa, e ciò nonostante che la capacità di gestire ed organizzare in modo efficiente la movimentazione delle merci, in epoca pre-industriale, rappresentasse una delle principali attività di creazione di valore, e quindi di ricchezza. A prescindere da ciò, in questo contesto competitivo, caratterizzato dalla presenza di sistemi produttivi di tipo artigianale, da un accentuato frazionamento dei mercati di approvvigionamento e dall’esistenza di mercati di sbocco circoscritti geograficamente, ma al tempo stesso dispersi a causa della limitata urbanizzazione, il ruolo di chi era preposto al trasporto dei beni andò via via assumendo una valenza competitiva determinante.
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Informazioni tesi
Autore: | Alessandro Pezzoli |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1999-00 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Stefano Zunarelli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 178 |
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