Analisi epistemologica dei fondamenti teorico-metodologici della psichiatria. Dal costrutto senza episteme della ''medicina della mente'' alla fondazione della configurazione discorsiva esemplificata nello studio della Disforia di Genere
L'epistemologia permette di fondare asserti scientifici distinguendo tra livelli di realismo rispetto agli oggetti di conoscenza. In ambito clinico si distinguono teorie che si pongono su questi livelli e dunque interventi operativi adeguati all'oggetto di riferimento. La disforia di genere rappresenta l'esempio tipico di discrasie epistemologiche rispetto alla patologia mentale.
La mente (o la psiche) non può essere individuata, tantomeno descritta, attraverso l’uso di un sistema paradigmatico di riferimento di matrice induttivista, al fine di operarvi alla stregua di un ente ontologicamente dato, esistente in sé e per sé, indipendentemente dalla categorie utilizzate per conoscerlo. L’infondatezza epistemologica è dimostrata dagli scivolamenti compiuti con il ricorso al modello medico.
La prassi psichiatrica deve essere un logos e in forza di questo presupposto dovrebbe ricercare i fondamenti epistemologici, i propri criteri di demarcazione adeguati, identificati nel rigore dell’argomentazione e nell’adeguatezza al piano epistemologico, consentendo quello scarto paradigmatico che la divincoli dal tentativo di operare entro paradigmi che godono del requisito di adeguatezza solo per le scienze “ica”, ovvero inadeguati all’oggetto di riferimento.
La riflessione epistemologica ha consentito così di effettuare un’analisi critica dei costrutti di riferimento della psichiatria, permettendo di evidenziarne l’infondatezza epistemologica, e lo spostamento ad un piano epistemologico che consente la demarcazione tra senso comune e senso scientifico per tali costrutti. In particolare, come questa prassi possa affrancarsi dagli errori generati dal considerala una “specializzazione della medicina” solo riconoscendo i propri ambiti di riferimento quali “astrazioni categoriali” per uno psico-logos volto ad operare a livello epistemologico concettuale dove i fondamenti teorico-metodologici del modello medico risultano inadeguati...
La strada potrebbe essere individuata per falsificazione (come avviene per altri contesti scientifici, nonostante non affermata se non in modo marginale nel contesto scientifico dei nostri giorni). Falsificando, appunto, quanto prodotto dalla psichiatria manualistica di matrice descrittivista intorno all’assunto fondativo stesso, ma non come avviene per le scienza “ica”, laddove la falsificazione opera alla ricerca di riscontri empirico-fattuali. A livello epistemologico concettuale (ed anche ipotetico) la falsificazione opera per una fondazione scientifica, attraverso la falsificazione dell’assunto fondativo. Bisogna, dunque, partire dal presupposto “non esiste la mente”. Contribuendo, così e finalmente a perseguire un obiettivo inscrivibile a livello epistemologico del logos, operando adeguatamente, e non con l’intervento sul corpo, su costrutti inerenti quanto concerne la psiche, cioè modificare i processi discorsivi che generano e mantengono costruzioni su presupposti malesseri soggettivi che condizionano la vita personale e familiare delle persone.
In altri termini, riprendendo Federspil, uccidere la diagnosi, per salvare il paziente.
Congiuntamente a questo, in riferimento ai presupposti teorico-metodologici illustrati nel capitolo 1, il discorso sulla scientificità in base alla regola d’uso del linguaggio scientifico è assolta solo nel momento in cui a muovere la prassi psichiatrica siano processi discorsivi maggiormente capaci “di generare continuamente una configurazione discorsiva “differente da sé stessa”, apportando così variabilità al processo dialogico”, necessaria, come rilevato nell’analisi del costrutto Disforia di Genere.
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Informazioni tesi
Autore: | Giuseppe Pisano |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Gian Piero Turchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 209 |
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