La dispersione Scolastica nei quartieri più critici di Napoli e Palermo: quando l’istruzione può rappresentare la cura al suo stesso malessere
La dispersione scolastica è un fenomeno complesso, che comprende in sé aspetti diversi e che investe l'intero contesto scolastico-formativo: riassume l'insieme della bocciature, delle ripetizioni e degli abbandoni e pertanto descrive la discontinuità dei percorsi rispetto alla regolarità prevista dagli ordinamenti e dai curricula. La dispersione scolastica mette pertanto in luce l'insuccesso scolastico e, più nello specifico, sottolinea l'intrecciasi di due problematiche: quella che riguarda il soggetto che si disperde e quella relativo al sistema che produce dispersione.
L’Italia si situa agli ultimi posti in Europa in base alla percentuale di early school leavers e l’Istat parla del 17,6 % di minori italiani fuori dall’istruzione o con gravi ritardi nel concludere un percorso scolastico, che vivono situazioni di disagio scolastico o, addirittura, in condizioni di semi-analfabetismo. Le regioni che detengono il triste primato di “dispersi” sono le regioni cosiddette “dell’obiettivo convergenza”: Sardegna, Calabria, Puglia, Sicilia e Campania. La tesi di ricerca ha posto l’attenzione in particolare sui capoluoghi di Sicilia e Campania.
L'obiettivo di questo elaborato è stato quello di indagare due realtà geograficamente diverse ma estremamente simili in quanto a caratteristiche sociali, e cioè Napoli e Palermo, e quindi analizzarne le analogie riguardo ad uno degli indicatori più immediati dell'esclusione giovanile, piaga sociale enorme in entrambi i capoluoghi, e cioè la “dispersione scolastica”, considerata come la lente d'ingrandimento attraverso cui indagare tutto il percorso intrapreso dai minori che abbandonano i banchi di scuola per la difficile vita di strada e la connivenza in attività illecite.
Ulteriore obiettivo è stato quello di dimostrare che l'istruzione classica e i servizi sociali, come anche le forme di educazione non convenzionale adottate da associazioni radicate sul territorio, sono la “cura” stessa al problema della dispersione scolastica perchè mostrano che, se con un'adeguata progettualità e capacità d'intervento, sono in grado di porre il minore nella condizione di poter scegliere valide alternative alla vita di strada.
Il metodo utilizzato per l’analisi dei progetti è quello sperimentale: sono state svolte numerose interviste in loco, rivolte a due tipologie di campione (il campione popolazione composto da minori in età scolare - dagli 8 ai 18 anni- nel numero di 10 per capoluogo; il campione testimoni privilegiati composto da esperti del settore, operatori, educatori, docenti, nel numero di 10 per Napoli e 13 per Palermo), per un totale di 43 interviste svolte tra Napoli e Palermo. Le interviste sono state poi analizzate e comparate con la bibliografia esistente in materia.
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Informazioni tesi
Autore: | Viola Tofani |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Istituzioni e Politiche dei Diritti Umani e della Pace |
Relatore: | Valerio Belotti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 247 |
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