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La difficoltà della comunicazione e dello sviluppo del linguaggio in bambini affetti da autismo

Nell’ambito dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, assume un’importanza sempre più marcata l’Autismo infantile. Negli ultimi anni si è rilevato un enorme incremento dei casi, da attribuire, con ogni probabilità, sia alle migliori diagnosi del disturbo, sia alle diverse problematiche connesse all’ambiente.
In soggetti con diagnosi di autismo la presenza di difficoltà comunicative rende estremamente complicato farsi comprendere. Esse costituiscono una grave limitazione per la qualità della vita delle persone che ne sono colpite e delle loro famiglie poiché, oltre a compromettere le loro capacità di espressione e comprensione, risultano anche essere connesse ad altre tipologie di problemi, come quelli comportamentali e sociali. Ciò comporta inevitabilmente delle ripercussioni drammatiche per il loro sviluppo cognitivo, relazionale, sociale ed emotivo.
Comunicare è un bisogno e un diritto innegabile di ogni persona. La comunicazione, infatti, è alla base delle più importanti attività umane. L’instaurazione di relazioni interpersonali, l’apprendimento, lo scambio di informazioni, la soddisfazione di bisogni e necessità, la condivisione di stati emotivi, sono solo alcune delle fondamentali funzioni della comunicazione. In situazioni di normalità, la comunicazione avviene per lo più attraverso il linguaggio parlato, la scrittura e il linguaggio del corpo.
I bambini autistici, vengono frequentemente considerati, oltre che incapaci di esprimersi, anche incapaci di comprendere il linguaggio altrui e di provare emozioni, pertanto sono spesso destinati a essere emarginati ed esclusi dalla vita sociale se non viene loro fornito un mezzo alternativo ed efficace attraverso il quale esprimersi e interagire con gli altri.
Nel corso degli anni, molti gruppi di studiosi hanno cercato di trovare un metodo efficace per agevolare gli individui con la sindrome di autismo, e più in generale le persone con disturbi del linguaggio, a comunicare i propri bisogni, pensieri e sensazioni.
Secondo la prospettiva comportamentale, il linguaggio è comportamento in quanto manifestazione di un’interazione tra individuo e ambiente. L’Analisi Comportamentale, la scienza che ha come oggetto di studio tali interazioni, trova un riscontro applicativo nell’educazione e nel trattamento dei disturbi dello sviluppo e della disabilità mentale, aree profondamente deficitarie dal punto di vista dello sviluppo e dell’uso del linguaggio.
In questo lavoro verrà presentato l’approccio clinico allo sviluppo e all’apprendimento del Comportamento Verbale (Verbal Behavior/VB) attraverso la lente dell’Analisi Applicata del Comportamento (Applied Behavior Analysis/ABA), la branca clinica dell’Analisi del Comportamento. Verrà, quindi, introdotto l’approccio ABA e spiegata la sua scientificità tramite la comprensione dell’analisi funzionale, il metodo di analisi del comportamento umano basato sull’osservazione e la comprensione del comportamento in esame partendo dagli stimoli antecedenti, emissione di un comportamento, approdando alle conseguenze che lo seguono.
Ricondurremo tale analisi al comportamento verbale esaminando le caratteristiche del comportamento verbale dell’ascoltatore e in particolar modo del parlante, esaminando le valutazioni cliniche e le possibili strategie educative che possono mettersi in atto per incrementare lo sviluppo e l’uso del comportamento verbale nei soggetti con disturbi dello sviluppo.
Tra le varie metodologie elaborate con tale finalità, una delle più recenti e dibattute è sicuramente la Comunicazione Aumentativa Alternativa/CAA, un sistema che nasce in risposta alla necessità di garantire a tutti il diritto alla comunicazione e che si avvale di diverse tecniche, strumenti e dispositivi per compensare le loro difficoltà. Infine verrà studiata l’efficacia dei principali sistemi di Comunicazione Aumentativa Alternativa, la lingua dei segni e il sistema PECS (Picture Exchange Communication System), comparandoli tra loro nel tentativo di comprendere quale tra essi sia preferibile utilizzare nel trattamento dei deficit comunicativi dei bambini affetti da disturbi dello spettro autistico.

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4 INTRODUZIONE Nell’ambito dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo, assume un’importanza sempre più marcata l’Autismo infantile. Negli ultimi anni si è rilevato un enorme incremento dei casi, da attribuire, con ogni probabilità, sia alle migliori diagnosi del disturbo, sia alle diverse problematiche connesse all’ambiente. In soggetti con diagnosi di autismo la presenza di difficoltà comunicative rende estremamente complicato farsi comprendere. Esse costituiscono una grave limitazione per la qualità della vita delle persone che ne sono colpite e delle loro famiglie poiché, oltre a compromettere le loro capacità di espressione e comprensione, risultano anche essere connesse ad altre tipologie di problemi, come quelli comportamentali e sociali. Ciò comporta inevitabilmente delle ripercussioni drammatiche per il loro sviluppo cognitivo, relazionale, sociale ed emotivo. Comunicare è un bisogno e un diritto innegabile di ogni persona. La comunicazione, infatti, è alla base delle più importanti attività umane. L’instaurazione di relazioni interpersonali, l’apprendimento, lo scambio di informazioni, la soddisfazione di bisogni e necessità, la condivisione di stati emotivi, sono solo alcune delle fondamentali funzioni della comunicazione. In situazioni di normalità, la comunicazione avviene per lo più attraverso il linguaggio parlato, la scrittura e il linguaggio del corpo. I bambini autistici, vengono frequentemente considerati, oltre che incapaci di esprimersi, anche incapaci di comprendere il linguaggio altrui e di provare emozioni, pertanto sono spesso destinati a essere emarginati ed esclusi dalla vita sociale se non viene loro fornito un mezzo alternativo ed efficace attraverso il quale esprimersi e interagire con gli altri.

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Informazioni tesi

  Autore: Ilaria Cavaliere
  Tipo: Tesi di Master
Master in Analisi applicata del comportamento (ABA)
Anno: 2016
Docente/Relatore: Giulia Savarese
Istituito da: Università degli Studi di Salerno
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 114

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Parole chiave

comunicazione aumentativa alternativa
spettro autistico
pecs
aba
verbal behavior
linguaggio dei segni
analisi comportamentale
operanti verbali
training mand manding
comportamento verbale

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