Gli articoli 76 e 77 della Costituzione Italiana
Secondo la classica tripartizione dei poteri, l’articolo 70 della Costituzione italiana attribuisce al Parlamento l’esercizio della funzione legislativa. Tuttavia, in presenza di particolari circostanze, la stessa Costituzione consente l’emanazione da parte del Governo di atti normativi che si collocano allo stesso livello delle leggi nella gerarchia delle fonti. Vi sono, difatti, settori dell’ordinamento giuridico che richiedono in alcuni casi una sorta di specializzazione tecnica, ma soprattutto una tempestività che un’Assemblea come il Parlamento non è in grado di garantire in tempi celeri.
L’esercizio di queste prerogative governative, sono disciplinate dagli artt. 76 e 77 Cost., che regolano rispettivamente l’istituto del decreto legislativo e del decreto-legge. Nella prima ipotesi, l’esercizio della funzione legislativa può essere delegato dal Parlamento al Governo sulla base di un’apposita legge di conferimento e nel rispetto di alcune condizioni contenutistiche e procedurali che non possono essere disattese, pena l’invalidità del provvedimento emanato. Nella seconda ipotesi, invece, il Governo dispone della facoltà di intervenire direttamente, senza alcuna intermediazione parlamentare, nel caso in cui l’intervento governativo si renda indispensabile per fronteggiare situazioni eccezionali e dall’esito imprevedibile. I decreti-legge, tuttavia, hanno efficacia pro tempore dal momento che necessitano della conversione in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. In caso di mancata conversione i decreti decadono con conseguente perdita di efficacia ex tunc delle relative disposizioni.
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Informazioni tesi
Autore: | Gianluca Grottola |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Napoli - Federico II |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Giuliana Stella |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 130 |
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