Frode in assicurazione: l'articolo 642 del Codice Penale tra dato normativo e prospettive ermeneutiche
Il fenomeno delle frodi assicurative ha subito negli ultimi decenni mutamenti significativi, sia quantitativi che qualitativi. Sotto il profilo quantitativo, emerge l’elevatissimo numero di frodi di cui sono bersaglio le compagnie assicuratrici operanti in Italia. In talune regioni della Penisola, l’ammontare complessivo degli indennizzi fraudolenti raggiunge ormai, nei limiti dell’accertato, l’8% del totale versato dagli assicuratori in un esercizio finanziario, tanto da far parlare correttamente di un malcostume diffuso, non percepito nella sua reale portata offensiva. Sul versante qualitativo, agli occhi dell’interprete si profila oggi un fenomeno fraudolento a tratti inedito, che va ben oltre le cinque modalità commissive astrattamente individuate dal legislatore penale. Le condotte tipiche di cui all’art. 642 c.p. appaiono infatti ancorate al paradigma tradizionale dell’assicurazione contro gli infortuni, con ampliamenti legislativi al settore della RCA intervenuti nel 2002. A fronte di ciò, si sono riscontrate difficoltà nell’includere per via ermeneutica i settori assicurativi residuali entro l’ambito della protezione penale "anticipata".
In questo elaborato si dà conto dell’evoluzione fenomenologica subita dalle frodi assicurative in Italia e all’estero, evidenziando le carenze di tutela penale riscontrate dagli interpreti nel corso del tempo. Un’attenzione particolare è riservata alla nuova frontiera delle frodi nel ramo vita e al condizionamento normativo che si profila, in questa materia, tra il "reato proprio" in esame e il paradigma dell’assicurazione sulla vita a favore di un terzo (art. 1920 c.c.), in cui l’interesse economico alla frode sorge in capo ad un soggetto formalmente estraneo al rapporto contrattuale.
In breve, si evidenziano le peculiarità del dato normativo e i profili di irragionevolezza sistematica risultanti dall’esegesi testuale, e si prospettano, de iure condendo, plausibili soluzioni ermeneutiche e di tecnica legislativa avvalorate dal formante dottrinal-giurisprudenziale e dal confronto con ordinamenti stranieri.
Ai fini dell'analisi comparatistica, si considerano gli ordinamenti penali di Germania, Francia, Svizzera, San Marino, Regno Unito e Stati Uniti d'America. La trattazione è aggiornata al D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7.
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Informazioni tesi
Autore: | Francesco Contu |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2014-15 |
Università: | Università degli Studi di Bergamo |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giovanni De Santis |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 132 |
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