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L'interrogatorio non formale

Il nostro ordinamento giuridico, ancora oggi, presenta e manifesta non poche incertezze in riferimento all’uso del sapere delle parti, specialmente da un punto di vista probatorio. A questo proposito, basti pensare che la legge non prevede la testimonianza della parte, escludendo in questo modo uno strumento più che efficace per risalire a questa tipologia di sapere; infatti, se il giudice potesse disporre di tale strumento, avrebbe la possibilità di venire a conoscenza dei fatti della causa, direttamente da chi ne è stato coinvolto in prima persona. Detto ciò, l’obiettivo della mia analisi è quello di andare a verificare se l’interrogatorio, nella sua veste non formale, possa essere considerato, ed inquadrato, come un altrettanto valido mezzo, sempre a disposizione del giudice, per entrare in possesso, e valutare liberamente, il sapere delle parti coinvolte in giudizio.

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Introduzione Vittorio Masi Pagina 1 INTRODUZIONE Il nostro ordinamento giuridico, ancora oggi, presenta e manifesta non poche incertezze in riferimento all’uso del sapere delle parti, specialmente da un punto di vista probatorio. A questo proposito, basti pensare che la legge non prevede la testimonianza della parte, escludendo in questo modo uno strumento più che efficace per risalire a questa tipologia di sapere; infatti, se il giudice potesse disporre di tale strumento, avrebbe la possibilità di venire a conoscenza dei fatti della causa, direttamente da chi ne è stato coinvolto in prima persona. Detto ciò, l’obiettivo della mia analisi è quello di andare a verificare se l’interrogatorio, nella sua veste non formale, possa essere considerato, ed inquadrato, come un altrettanto valido mezzo, sempre a disposizione del giudice, per entrare in possesso, e valutare liberamente, il sapere delle parti coinvolte in giudizio. Entrando nello specifico, il seguente elaborato si impegna a tale scopo attraverso cinque capitoli, ognuno dei quali verte su di una tematica ben precisa. Il primo capitolo è incentrato sulla natura dell’interrogatorio non formale, offrendo una panoramica sulla sua disciplina ed i sui processi di riforma. Nel secondo capitolo, invece, viene esposta una disamina inerente all’aspetto funzionale del suddetto istituto, con particolare attenzione riguardo sia alla funzione chiarificatrice sia a quella probatoria. Proseguendo, il terzo capitolo si sofferma su quelle che sono le varie tipologie, disciplinate nel nostro ordinamento, dell’interrogatorio non formale: trovano spazio, in questo modo, la richiesta congiunta ed il rito del lavoro. Venendo, così, al quarto capitolo, non poteva mancare l’enunciazione, e la relativa analisi, di quelli che sono i soggetti implicati in questo tipo di interpello, ossia il giudice, le parti ed i corrispettivi difensori. Infine, il quinto ed ultimo capitolo, che verte sulla figura degli argomenti di prova, si concentra sull’importante problematica riguardante sia la natura

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Informazioni tesi

  Autore: Vittorio Masi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2013-14
  Università: Università degli studi di Genova
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Giurista dell'impresa e dell'amministrazione
  Relatore: Rosanna Bianco
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 99

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