La lingua come lente, uno sguardo sul rapporto lingua-pensiero nella ricerca contemporanea
La lingua intesa come espressione del pensiero e della percezione della realtà di una comunità, è una delle tematiche maggiormente indagate empiricamente nella seconda metà del Novecento dagli studiosi di etnolinguistica, psicolinguistica e di psicologia cognitiva.
Diversi studi a riguardo dimostrano come la mente umana sia continuamente influenzata da stimoli esterni offerti dall’ambiente in cui si vive e si cresce e che questi formino dinamicamente il modo di pensare dei membri di una stessa comunità.
La capacità di linguaggio è una facoltà umana universale che accomuna tutti gli esseri umani; la lingua al contrario è un codice di comunicazione, un costrutto “artificiale”, una scelta storica e culturale messa in atto da una comunità linguistica che in essa si rispecchia. La lingua dunque, in quanto insieme di molteplici e mutevoli modalità di comunicazione è strettamente collegata alla cultura dove nasce, opera, si rinnova e si arricchisce.
Grazie a degli studi etnografici realizzati nel corso degli ultimi decenni, l’elaborato si propone di mettere in risalto e approfondire alcuni aspetti della cognizione umana vincolati dalle categorie del linguaggio, come nel caso dei nomi dei colori e delle categorie spazio- temporali, mostrando quanto esse sono allo stesso tempo condizionate dalle scelte culturali messa in atto in una data comunità linguistica, e quanto esse condizionano l’esperienza del mondo in cui vivono e agiscono i parlanti una data lingua.
Il primo capitolo, introduttivo, presenta l’ipotesi teorica che ha dato inizio al dibattito in questo ambito di studi linguistici e antropologici, la cosiddetta “Ipotesi Sapir- Whorf “ all’origine della concezione relativista in ambito cognitivo.
L’ipotesi, dopo un primo respingimento critico, è stata fortemente recuperata dal dibattito scientifico contemporaneo dando avvio a numerose nuove ricerche e stimolando la collaborazione interdisciplinare tra linguistica, antropologia e psicologia. Allo stesso modo, tale ipotesi ha dovuto far fronte a diverse critiche che al contrario sostengono l’idea di un neoinnatismo linguistico, ovvero l’indipendenza tra lingua e pensiero, che fa riferimento alle teorie di Noam Chomsky.
Nel secondo capitolo entriamo nel cuore della discussione, osservando la lingua sotto due prospettive: la lingua come “specchio” e la lingua come “lente”.
Nel primo caso si evidenzia quanto la lingua possa, come uno specchio, fare da riflesso agli aspetti culturali condivisi dai parlanti, evidenziando quanto per il tramite di determinate modalità linguistiche è possibile conoscere le culture nella loro storia passata e presente. Per dimostrare questa teoria prenderemo sotto analisi un aspetto della cognizione umana all’apparenza universale come quello della categorizzazione dei colori, servendoci in particolar modo delle documentazioni e ricerche forniteci dallo studioso contemporaneo Guy Deutscher.
Nel secondo caso, la lingua è anche una lente che ogni popolo indossa deformando la realtà. Questa parte si concentra nell’individuare alcuni esempi dell’influenza, seppur inconscia, della lingua parlata sugli schemi mentali dei parlanti e sulle loro abitudini percettive. L’aspetto linguistico che si andrà ad analizzare in questo paragrafo è il diverso modo in cui i popoli categorizzano nella loro lingua i concetti di spazio e tempo, influenzandone a volte anche la percezione. A questo proposito si farà appello al grande contributo offerto sull’argomento dalla studiosa statunitense Lera Boroditski e dall’antropologo Stephen C. Levinson, entrambi esponenti della corrente “neowhorfiana” sviluppatasi nella seconda metà del secolo e dedita al recupero e alla rielaborazione dell’Ipotesi Sapir- Whorf in chiave più moderna.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Francesca Di Grande |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2012-13 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e letterature straniere |
Relatore: | Alessandro Lutri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 75 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi