L’hèteros in noi, l’hèteros innanzi a noi: una lettura psico-antropologica su Mito e Doppio
Questo lavoro nasce dall’intento di approfondire il tema del Doppio e delle sue evoluzioni prodottesi nel tempo attraverso i contribuiti apportati dai diversi approcci psicologici e psicoanalitici, e soprattutto sul senso che tale mitologema ricopre in termini di analisi del ruolo della dimensione dell’“altro” nella strutturazione della propria identità, e rivisitati dal vertice junghiano.
Nel portare avanti tale analisi, ho scelto di operare secondo una prospettiva psico-antropologica, quale vertice di osservazione privilegiato del continuo divenire, da un lato, e del perpetuo ritorno dell’uguale, dall’altro, delle rappresentazioni e delle teorizzazioni di questo tanto affascinante, quanto vasto argomento. Mi sono riproposta di guardare agli innumerevoli contributi sul Doppio in un’ottica che cercasse di coglierne sia le trasformazioni sia gli elementi tradizionalmente presenti e nella loro evoluzione sincronica e nella loro costanza diacronica.
Pertanto, ho ritenuto opportuno snodare il lavoro lungo tre sezioni principali, che, partendo da un’analisi semantico-estetica sui valori e sui significati storico-culturali e psico-antropologici del mito e della mitologia si è progressivamente addentrato nel se-duttivo mondo del Doppio. In questa fase di ricerca l'intenzione è stata di “guardare” la dimensione mitologica del Doppio nella sua profonda complessità, pur tuttavia non rinunciando ad evidenziarne il filo conduttore che la attraversa trans-temporalmente e trans-culturalmente.
Mettere in luce le differenze tra prospettive non ha voluto significare alzare barriere e steccati teorici, anzi ho, altresì, cercato di dare spazio ai contributi maggiormente singolari che proprio le diverse matrici teoriche hanno offerto e continuano ad offrire a coloro che vogliono provare ad accostarsi a questo “mitico” Doppio.
Il Doppio tra strumento di individuazione e slatentizzazione del narcisismo distruttivo.
Il Doppio come altro in me, ovvero il Doppio come specchio che mi spinge a guardare oltre, ad allontanarmi dalle parti di me più note e conosciute; il Doppio come elemento perturbante capace di attivare in me un percorso di “estraniazione”, a volte doloroso, ma pur sempre necessario per far emergere quelle parti nascoste o “sopite”, quelle potenzialità inespresse del Sé, così da avvicinare l’individuo alla sintesi armoniosa di elementi opposti (e talvolta conflittuali) della propria personalità.
Ma anche il Doppio come altro da me, il Doppio come emblema della natura relazionale dell’individuo, il quale non può mai diventare tale se non ha a sua disposizione, fin dai primissimi momenti di vita, un altro nel quale specchiarsi, nel quale e grazie al quale, nel corso del tempo, riconoscersi.
Nella parte iniziale del mio studio mi son servita dei contributi di alcuni tra i più insigni studiosi di mitologia del XX secolo, allo scopo di dimostrare come il mito, in apparenza semplice racconto narrativo, in realtà sia una “creazione” prettamente antropologica, impossibile da ritrovare in altre specie viventi, nella quale l’uomo proietta, identificandosi, il proprio mondo interno. Successivamente, servendomi degli studi sul sýzygos, ho avuto modo di osservare come dietro quest’icona mitologica si nasconda una duplice anima, talvolta sdoppiata al punto da far germinare, da essa, due “anime”: il Doppio, da un lato, è visto come un elemento positivo di crescita, di scoperta, di autoaffermazione del Sé, come un fedele compagno di viaggio, che aiuta, incoraggia, sostiene; dall’altro, il Doppio ci appare nella sua veste di avversario terrificante, di sosia portatore di tutti gli aspetti più destabilizzanti della psiche.
Dall’analisi della dimensione antropologico-culturale del Doppio ho cercato di estrapolare alcune costanti archetipiche, le quali mi hanno permesso di agganciarmi alle riletture psicoanalitiche e psico-relazionali di tale mito.
Passando in esame i contributi di alcuni tra i più insigni psicoanalisti (da Rank a Freud, da Lacan a Winnicott), ho potuto rilevare non solo come tutti questi psicoanalisti ritengano centrale la dimensione del Doppio nella formazione della personalità, ma anche come, con il progredire degli studi sull’evoluzione della personalità, sia gradualmente mutata la visione negativa e perturbante del Doppio a favore di una visione che ne esalta le valenze positive nel processo di strutturazione, di costruzione e ridefinizione continua del proprio Sé, al punto tale che, laddove manca la possibilità del rimirarsi, il soggetto rischia di virare verso la dimensione psicotica.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Venera Maria Grazia Chiavetta |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Antida Piazza |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 193 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi