Farmacoterapia nell'anziano: i farmaci antiipertensivi
Tutte queste classi di farmaci antiipertensivi hanno mostrato efficacia terapeutica nell’anziano, cioè tutte riducono i valori pressori elevati negli anziani ipertesi.
Esistono, tra l’altro, pochi studi in cui l’efficacia terapeutica e la tollerabilità dei farmaci antiipertensivi vengono rapportate all’età dei pazienti trattati; questi studi e la pratica clinica hanno dimostrato che l’entità dell’effetto antiipertensivo non è dissimile nell’anziano e nel giovane adulto ipertesi.
Anche la natura degli effetti indesiderati, che si hanno con le varie classi, non sembra variare negli anziani ipertesi rispetto ai giovani adulti.
Ovviamente, è necessario da parte del medico, per migliorare la tollerabilità del trattamento, utilizzare negli anziani delle dosi inferiori a quelle somministrate agli ipertesi più giovani, a volte addirittura dimezzate.
Questa precauzione è necessaria soprattutto all’inizio della terapia, anche perché nell’iperteso anziano non è opportuno ridurre i valori pressori in breve tempo, anzi è auspicabile raggiungere gradualmente il traguardo terapeutico prefissato, proprio per permettere al suo deficitario sistema barorecettoriale di adeguarsi alla nuova situazione.
Con un inizio graduale della terapia antiipertensiva si può, inoltre, ridurre la sensazione di astenia e facile affaticabilità che nell’anziano accompagna la riduzione pressoria e quindi migliorare la qualità della vita.
Se la risposta antiipertensiva non è soddisfacente con la terapia intrapresa, è comunque opportuno attendere più a lungo prima di aumentare la dose o ricorrere ad una associazione con altri farmaci.
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Informazioni tesi
Autore: | Concetta Rizzuto |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 1998-99 |
Università: | Università degli Studi di Messina |
Facoltà: | Farmacia |
Corso: | Farmacia |
Relatore: | Anna De Pasquale |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 72 |
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