Conciliazione e Arbitrato alla luce del Collegato Lavoro (lg. 183/2010)
I bisogni delle persone fisiche e giuridiche impegnate nel mondo del lavoro sono cambiati negli ultimi dieci anni. Si è compreso quanto sia preferibile l’utilizzo di meccanismi di risoluzione delle controversie rapidi, concreti e poco costosi, piuttosto che battersi per anni e spendere considerevoli somme di denaro in dispute giudiziarie davanti ai Tribunali.
I sistemi di risoluzione alternativa delle controversie, analizzati fino ad ora affiancano il processo giudiziario strettamente considerato.
Unico dubbio in merito a tali rimedi è se concretamente essi raggiungono lo scopo prefissato dal legislatore, cioè quello di alleggerire il carico dei giudici, già eccessivamente oberati; ci si chiede se le modifiche apportate dal Collegato Lavoro, il quale ricordiamo ha portato la conciliazione da obbligatoria a facoltativa, porti realmente ad una deflazione dello giudizio ordinario o piuttosto ad un definitivo abbandono del tentativo di conciliazione.
Occorre precisare che la vecchia disposizione che prevedeva l’obbligatorietà del tentativo di conciliazione non ha certamente raggiunto i risultati sperati questo perché per alcuni tale strumento era solo un passaggio obbligatorio e non un’opportunità per trovare un concreto accordo tra le parti, questo dovuto anche al fatto, secondo il mio modesto parere, che per la controparte, la quale si vedeva ricevere una conciliazione, non vi era alcun obbligo ad aderire o partecipare in modo attivo, come ad esempio l’istituto della contumacia nell’ambito della giurisdizione ordinaria; per altri esso è stato uno strumento fondamentale che ha avuto la funzione di filtro al giudizio di primo grado.
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.
Informazioni tesi
Autore: | Demelzia Cardellicchio |
Tipo: | Tesi di Master |
Master in | Diritto del Lavoro e della Previdenza Sociale |
Anno: | 2011 |
Docente/Relatore: | Roberta Nunin |
Istituito da: | Università degli Studi di Trieste |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 57 |
Forse potrebbe interessarti la tesi:
Profili giuridici di diritto del lavoro sportivo
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi