Devianza e criminalità: aspetti culturali e organizzativi. La mafia, le mafie nel mondo della globalizzazione.
Obiettivo specifico del lavoro è quello di analizzare una particolare forma di criminalità organizzata: la mafia. In passato si pensava che il fenomeno mafioso affondasse le sue radici, almeno in Italia, in un’entità immateriale, la cultura del meridione e si immaginava che il soggiorno obbligato al Nord sarebbe bastato a redimere i mafiosi. Ciò si è rivelato con gli anni non veritiero, infatti, in presenza di una combinazione di fattori economici e sociali, qualunque zona si è rivelata a rischio. Il fenomeno mafioso ha assunto nel corso del tempo dimensioni sempre più globali ed è diventato uno dei problemi rilevanti e radicati con cui le istituzioni pubbliche sono chiamate a fare i conti.
Le attività dei mafiosi minano le basi della convivenza civile, non solo perché si fondano sul ricorso alla violenza (effettiva o minacciata), insidiando perciò il monopolio della forza che spetta allo Stato, ma anche perché esse ipotecano pesantemente le libertà civili, politiche ed economiche dei cittadini di vaste aree del nostro Paese. La criminalità organizzata di tipo mafioso continua a caratterizzare il panorama delinquenziale Nazionale secondo modelli in persistente evoluzione, privilegiando un sostanziale radicamento sul territorio d’influenza e mantenendo un’elevata capacità di infiltrazione nel tessuto economico finanziario. I sodalizi criminali più strutturati continuano ad esercitare un’efficiente azione di controllo del proprio territorio di origine condizionando segmenti dell’economia imprenditoriale nazionale, con ingerenza negli appalti pubblici, nell’utilizzo dei fondi strutturali, nell’acquisizione e il controllo di attività illegali.
Emergono in misura maggiore consolidate collaborazioni tra le stesse organizzazioni criminali endogene e quelle di matrice straniera (intermafiosità), in particolare dell’Est Europeo, dell’Area Balcanica, del Continente Asiatico, del Nord Africa e del Sud America, particolarmente attive e specializzate nel traffico di stupefacenti, dell’immigrazione clandestina, della tratta degli esseri umani e dello sfruttamento della prostituzione. Lo scopo della ricerca è di analizzare le caratteristiche culturali e organizzative delle varie mafie esistenti e osservare il fenomeno mafioso nell’organizzarsi all’interno non solo del territorio italiano ma anche di quello internazionale. Con la globalizzazione, la mafia è in forte espansione in tutto il mondo, sempre più fuori dai propri territori di origine. Si parla dunque di organizzazioni che, seppur con strutture proprie, si caratterizzano per una massiccia e capillare presenza nel luogo di origine ma allo stesso tempo per una storica capacità di colonizzare altre regioni d’Italia e di sconfinare in altre Nazioni. Il primo capitolo del presente lavoro, presenta la descrizione teorica delle principali teorie della devianza e della criminalità sviluppate nel corso degli anni dagli studiosi di scienze sociali e fa riferimento ad alcune forme di criminalità, come i reati contro il patrimonio, la criminalità violenta e la criminalità economica. Il secondo elabora una descrizione generale della criminalità organizzata e analizza in modo specifico le particolari forme di mafia esistenti sul territorio italiano,mettendone in evidenza le caratteristiche strutturali ed organizzative. Il terzo capitolo analizza le diverse forme di mafia esistenti sul territorio internazionale e individua le diverse forme di contrasto nei confronti della mafia che iniziano coevamente al fenomeno mafioso con la nascita dei cosiddetti fasci siciliani; negli anni ‘60 la lotta è condotta da minoranze sia sul piano istituzionale che sul terreno sociale e negli anni ‘90 a seguito delle stragi di Capaci e via d’Amelio si assiste all’indignazione dell’intera società civile, con la creazione di movimenti (anche informali da parte dei cittadini), comitati e associazioni.
Il quarto capitolo ha come oggetto di analisi la percezione del fenomeno mafioso da parte dei giovani. Questi ultimi nutrono un generale pessimismo nei confronti di tale fenomeno e lasciano trasparire una malinconica sfiducia nella sconfitta della mafia sentendosi deboli dinanzi alle lungaggini dei difficili meccanismi politico-giudiziari che soffocano il loro entusiasmo e la loro voglia di denunciare, gridare, parlare.
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Informazioni tesi
Autore: | Alessia Paliotta |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Cassino |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Scienze della comunicazione |
Relatore: | Michele Negri |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 162 |
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