Il recepimento delle Convenzioni internazionali sui diritti: Italia e Francia a confronto.
Il tema dei diritti costituisce attualmente uno dei principali fattori di crisi del sapere giuridico in quanto mette in rilievo la difficoltà di interpretare l'evoluzione degli ordinamenti attraverso i tradizionali strumenti della dottrina giuridica di stampo positivista. Evoluzione che indubbiamente è avvenuta, anche e soprattutto come conseguenza dell'attribuzione di una maggiore importanza al tema dei diritti, come testimoniano la tutela multilivello, il rinvio di molte Costituzioni alle Convenzioni Internazionali, in particolare la CEDU, e la possibilità di adire le Corti sovranazionali.
Analizzando la storicità, si può affermare che i diritti dell'uomo hanno trovato un iniziale riconoscimento negli ordinamenti a partire dal '700, e tutti i moderni sistemi costituzionali che attribuiscono grande importanza alla protezione dei diritti degli individui traggono origine dalle storie evolutive di Stati uniti, Gran Gretagna e Francia le cui esperienze sono state le base del Costituzionalismo. Con l'evoluzione dei rapporti inter-statali e alla luce di avvenimenti fortemente negativi quali le due Guerre Mondiali, gli Stati hanno sentito l'esigenza di dar vita ad un'intensa attività internazionale volta a promuovere la tutela dei diritti dell'uomo. In quest'ottica le innumerevoli Dichiarazioni concernenti i diritti umani, soprattutto le Convenzioni Internazionali, e la conseguente necessità giurisprudenziale di interpretare la tutela e promozione dei diritti alla luce di una sempre più crescente Multilevel-protection che costringe la dottrina a superare i concetti di giurisdizione interna e sovranità statale.
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Informazioni tesi
Autore: | Chiara Arroi |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Scienze Politiche |
Corso: | Scienze politiche e delle relazioni internazionali |
Relatore: | Chiara Bologna |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 36 |
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FAQ
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