Modellistica e caratteristiche di accelerometri di vecchia e nuova generazione
Negli ultimi anni lo sviluppo di macchine autonome ed intelligenti sta rivestendo un ruolo sempre più importante e molti sforzi sono stati fatti per progredire nel loro sviluppo: in aeronautica l'uso del pilota automatico per il controllo indipendente della direzione del volo è ormai pratica comune; nell'industria automobilistica esistono già sistemi che effettuano il monitoraggio della distanza di sicurezza tra due veicoli e in fase di sperimentazione sono quelli per il suo mantenimento automatico.
Nell'ultimo decennio i robot hanno visto un enorme incremento della loro autonomia, soprattutto nei compiti in ambienti ostili o estremamente difficili per l'uomo, come lo spazio o le aree radioattive. Sono ormai realtàa industrie che lavorano 24 ore al giorno con la supervisione di poche persone. In quasi tutti i processi di fabbricazione il controllo è operato dalle macchine, le quali reagiscono in accordo al cambiamento delle loro variabili. Una caratteristica comune dei sistemi di controllo è che non possono essere controllati con un'accuratezza maggiore di quella impiegata nel metodo di misura delle loro variabili. I dispositivi utilizzati per la misura sono comunemente chiamati sensori o trasduttori.
Un trasduttore misura indirettamente la quantità fisica di interesse attraverso gli effetti che subisce su uno dei suoi parametri. Tipicamente questa variazione è convertita in un segnale elettrico, una tensione o una corrente, il quale porta con se l'informazione della quantità fisica di interesse.
In questo lavoro verranno descritte le caratteristiche di un importante trasduttore, l'accelerometro.
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Informazioni tesi
Autore: | Massimo Tarantelli |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi dell'Aquila |
Facoltà: | Ingegneria |
Corso: | Ingegneria Informatica ed automatica |
Relatore: | Costanzo Manes |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 75 |
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