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Símbolos, parodia y sátira de amor: la complejidad de la literatura española medieval

“En el esquema de sociedad trifuncional la mujer no tenía un puesto. Si para los hombres de la Edad Media hay una categoría ‘mujer’, ésta no está caracterizada por distinciones profesionales, sino por su cuerpo, por su sexo, por sus relaciones con determinados grupos. La mujer es definida como ‘esposa, viuda o virgen’. La mujer se casa muy joven (entre los quince y los dieciocho años) con un hombre que se acerca a los treinta, y una decena de años separa a la pareja. Un adulto, pues, lleva a su casa a una adolescente: ésa es la situación asimétrica de la baja Edad Media, una situación que recuerda extrañamente las costumbres romanas de la edad clásica. Los teóricos de la época intentan justificar esta diferencia: el hombre esperará a alcanzar la plenitud de la edad perfecta antes de casarse; la mujer al contrario, será entregada muy joven a un esposo, para que no se pervierta en espera del matrimonio.
Abundan los ejemplos de matrimonios que, a través de las mujeres, instauran o restauran vínculos de amistad entre dos linajes. Desde niña, a la mujer se le exige obedecer sin enfrentarse al padre, al hermano o al tutor, callando sus íntimas aspiraciones para aceptar al hombre que han elegido para ella .
En este trabajo, pues, se intentará analizar el tema amoroso a lo largo de la historia de la literatura española medieval, se hará hincapié en los distintos papeles de los hombres y de las mujeres en este campo, y se intentará demostrar cómo el valor extraordinario de los símbolos relacionados con ellos pueda ser a veces el medio más ingenioso para expresarse, rebelarse, marcar el tramonto y el amanecer de las épocas.

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1 EL PUESTO DE LA MUJER EN LA SOCIEDAD TRIFUNCIONAL 1 ―En el esquema de sociedad trifuncional la mujer no tenía un puesto. Si para los hombres de la Edad Media hay una categoría ‗mujer‘, ésta no está caracterizada por distinciones profesionales, sino por su cuerpo, por su sexo, por sus relaciones con determinados grupos. La mujer es definida como ‗esposa, viuda o virgen‘. La mujer se casa muy joven (entre los quince y los dieciocho años) con un hombre que se acerca a los treinta, y una decena de años separa a la pareja. Un adulto, pues, lleva a su casa a una adolescente: ésa es la situación asimétrica de la baja Edad Media, una situación que recuerda extrañamente las costumbres romanas de la edad clásica. Los teóricos de la época intentan justificar esta diferencia: el hombre esperará a alcanzar la plenitud de la edad perfecta antes de casarse; la mujer al contrario, será entregada muy joven a un esposo, para que no se pervierta en espera del matrimonio. Abundan los ejemplos de matrimonios que, a través de las mujeres, instauran o restauran vínculos de amistad entre dos linajes. Desde niña, a la mujer se le exige obedecer sin enfrentarse al padre, al hermano o al tutor, callando sus íntimas aspiraciones para aceptar al hombre que han elegido para ella 2 . 1 “El término trifuncional fue adoptado por primera vez por el filólogo e historiador Georges Dumézil al describir las sociedades y las religiones indoeuropeas. Comparando los antiguos mitos de numerosos pueblos indoeuropeos, desde los textos (conocía unas treinta lenguas), demostró que obedecían a unas estructuras narrativas muy similares que traducían una visión de la sociedad dividida en tres funciones: la función sagrada-jurídica, la función guerrera y la función de producción. Este esquema trifuncional se repite en numerosas mitologías, desde la sociedad de castas de la India a los relatos de fundación de la antigua Roma y en las instituciones sociales del antiguo régimen”.Para un estudio detallado véase Georges Dumézil, L’idéologie tripartite des Indo-Européens, Bruxelles, Collection Latomus, vol. XXXI, 1958, pp. 45-52. 2 Jacques Le Goff, El hombre medieval, Madrid, Alianza, 1995, pp. 112-118.

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Informazioni tesi

  Autore: Rossella De Laurentiis
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Bari
  Facoltà: Lingue e Letterature Straniere
  Corso: Lingue e letterature straniere
  Relatore: Paola Laskaris
  Lingua: Spagnolo
  Num. pagine: 35

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Parole chiave

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