L'evoluzione della valutazione nel pubblico impiego
Il tema della valutazione nella pubblica amministrazione è ormai stabilmente presente nello schema organizzativo del nostro paese. Da oltre vent'anni infatti si sono innescati cambiamenti importanti nel modo di vedere e di 'fare' pubblica amministrazione. Anche se questi cambiamenti hanno incontrato lungo il loro cammino notevoli resistenze culturali si assiste passo dopo passo all'assorbimento del concetto di valutazione all'interno di un più ampio disegno di innovazione pubblica. Percorriamo questo cammino analizzando il tema della valutazione del personale pubblico attraverso il succedersi della normativa.
Nel primo capitolo si evidenziano innanzitutto i passaggi sperimentali che hanno portato alla prima importante riforma sul pubblico impiego, il D.Lgs. 29/1993 che sarà di decisivo riferimento, pur con le sue successive modifiche, fino alla sua trasposizione nel D.Lgs. 165/2001.
Altra importante riforma si ha sul finire degli anni '90 con il D.Lgs. 286/1999 relativo al sistema dei controlli, dispositivo che insieme alla separazione delle competenze dirigenti/organi di indirizzo pubblico già introdotta, preannuncia un modo nuovo di concepire l'organizzazione pubblica, il New Public Management. Si tratta di un modello strategico direzionale basato sull'attenzione ai costi-benefici più che alla correttezza formale del processo e sulla misurazione dei risultati finali. In Italia ne sono stati introdotti i principi nel corso degli anni e si sta cercando di attuarlo con il D.Lgs. 150/2009 cosiddetto decreto-brunetta.
Vengono successivamente presi in esame i contributi a questi cambiamenti da parte della contrattazione collettiva, alcuni delle vere e proprie riforme.
Si fa infine il punto della situazione a metà percorso, tramite ricerche ed indagini statistiche, analizzando ciò che è stato attuato o meno.
Il secondo capitolo è dedicato al D.Lgs. 150/2009 che cerca di imprimere quell'indirizzo definitivo e coerente con gli sviluppi già in corso nel paesi esteri.
Si apprezzerà che il dispositivo a differenza dei precedenti fornisce indicazioni stringenti pur nell'ottica della flessibilità e adattamento alle differenti realtà organizzative.
Nei prossimi periodi assisteremo senz'altro a modifiche o specifiche in quanto sono in corso delibere (come ad esempio quella sulle linee guida per gli standard di qualità) da parte dell'organismo preposto a coordinamento e controllo dell'intera operazione (La Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l’Integrità delle amministrazioni pubbliche – CIVIT). Inoltre con riguardo a Regioni ed enti locali, cui il decreto si applica in alcune norme direttamente in altre facoltativamente, si sta assistendo a protocolli di intese come quello già siglato il 30 giugno scorso con l'Unione Province Italiane per l'istituzione di un tavolo permanente di confronto e coordinamento.
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Informazioni tesi
Autore: | Barbara Pavoni |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università Politecnica delle Marche |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze dell'economia e della gestione aziendale |
Relatore: | Graziano Cucchi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 52 |
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